Del Brocco e Lonigro: Rai Cinema guarda all’Europa

Dopo la presentazione del listino Rai Cinema – 01 alle Giornate Professionali di Riccione, abbiamo parlato con ad e direttore di Rai Cinema


RICCIONE – Dopo la presentazione del listino Rai Cinema – 01, abbiamo avuto modo di scambiare due parole con Paolo Del Brocco e Luigi Lonigro, rispettivamente ad e direttore di Rai Cinema. Inevitabile partire da quello che sembra essere l’argomento caldo di queste giornate riccionesi: il prolungamento della stagione cinematografica e la richiesta di sforzo a produttori e distributori verso un piazzamento delle pellicole ‘forti’ che non escluda i mesi vacanzieri: “Noi dei passi li abbiamo fatti – spiega Lonigro – ma intanto bisogna chiarire che ci sono due temi di discussione separati: i blockbuster e il cinema italiano. E non è il cinema italiano, al momento, che può cambiare le sorti del mercato in estate. Comunque, se fino al 2005 la stagione andava da ottobre a febbraio e già marzo era visto male, ora noi abbiamo inserito anche aprile, abbiamo presentato il film di Virzì a maggio, aiutati dalla presenza a Cannes, e Vanzina a giugno. Alcuni esperimenti sono andati bene, altri no, ma è chiaro che è un lavoro che si fa a piccoli passi. Proseguiremo sulle strade che sono andate bene e accantoneremo quelle che non ci portano da nessuna parte. Il film di Muccino, L’estate addosso, a cui crediamo molto, lo distribuiremo a settembre, anche se ci sono i film di Venezia. Ma si tratta di una delle sue opere più riuscite e ci crediamo moltissimo, quindi lo spingeremo per tutta l’estate con affissioni permanenti e tutto quanto possiamo fare per farlo conoscere al nostro pubblico di riferimento, per lo più giovane. A fine agosto avremo il film Il clan, sempre a settembre Kim Rossi Stuart, e poi una commedia, sempre in quel periodo. Quindi, al di là del dire, noi facciamo”.  

Ieri, durante il convegno sul tema, si è parlato della possibilità di istituire un piano triennale di programmazione per risolvere il problema, ma Lonigro si dimostra a tal proposito piuttosto scettico: “Non è una cosa possibile. Personalmente a oggi non saprei nemmeno dire cosa faremo da qui al 2017. Possiamo solo garantire che ci impegniamo a esserci, sempre lavorando in maniera mirata sui prodotti di qualità e su quelli che attirano da sé il grande pubblico. Per i primi naturalmente usiamo molto i trailer e il supporto stampa, per i secondi investiamo in campagne marketing forti anche sui social. Gli investimenti variano ma grossomodo possiamo parlare di circa 20 milioni investiti l’anno per la comunicazione dei prodotti”. Si parla anche del ‘ritorno’ del cinema di genere in ambito italiano, ed è Del Brocco a rispondere: “Il genere canonicamente inteso in realtà si dimostra oggi inefficace. Il gusto si sta spostando e noi lo seguiamo: pensiamo alla commistione di commedia e dramma de La mafia uccide solo d’estate – che tornerà nel nuovo film di Pif – ma anche a Smetto quando voglio, a Jeeg Robot, a Garrone con il suo fantasy popolare di fine seicento. I linguaggi si mescolano, quello che conta sono le storie profonde e i sentimenti, le passioni. E’ quello che ci si aspetta quando si va al cinema e noi come Rai abbiamo la responsabilità di mettere al centro non il genere ma la storia”.  Non ci sono ancora programmi per La-La-Land, che aprirà la Mostra di Venezia: “è presto. Uscirà a dicembre – dice Del Brocco – diciamo solo che è un film fantastico e che hai voglia di rivederlo il giorno dopo. Per le produzioni future abbiamo Virzì che girerà un film in America, il film di Bellocchio su Buscetta, e cerchiamo di guardare anche alle coproduzioni. Rosso Istanbul con la Turchia, probabilmente un film italo-armeno. Cerchiamo di essere presenti anche su prodotti che nascano già europei, come Dalida con la Francia e il film su San Francesco con Elio Germano”.      

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06 Luglio 2016

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