Sono stati presentati da Sky quattro nuovi canali Sky (Sky Serie, Sky Investigation, Sky Documentaries e Sky Nature), con una conferenza dove sono stai presenti il management di Sky – Antonella d’Errico (EVP Programming Sky Italia), Antonio Visca (direttore dei nuovi Sky Serie e Sky Investigation e di Sky Atlantic) e Roberto Pisoni (direttore di Sky Documentaries e Sky Nature, oltre che di Sky Arte) – e alcuni fra i volti di punta dei nuovi canali.
“I contenuti non saranno solo lineari ma disponibili on demand per abbonati di Sky e Now Tv con gestione completa del contenuto”, spiega D’Errico. “Nomen omen – dice Pisoni presentando Sky Documentaries – sarà il canale dedicato ai documentari raccontando storie che cambiano il mondo e continuano a cambiarlo. Vogliamo raccontare storie contemporanee che ci aiutano a comprenderlo meglio, dai documentari d’inchiesta a questioni locali, con respiro internazionale, con le grandi produzioni come HBO e Universal, che poi finiscono nei festival, senza dimenticare la serialità documentaria, che ritrova grande riscontro quando gli argomenti sono di grande presa nell’immaginario collettivo. Ci saranno poi anche grandi produzioni nostre, gli Sky Original. Su Sky Nature racconteremo la natura con l’ausilio delle tecnologia più innovative restituendo la spettacolarità del mondo naturale, con la partnership di Love Nature e la grande divulgazione di David Attenborough, con un occhio all’ecosostenibilità e all’integrazione armonica tra uomo e natura.
“Sky serie è ‘easy watching’ – dice Visca – con serie drammatiche o leggere, grandi successi degli Stati Uniti ma anche dall’Europa e dall’Italia, comprese le Sky Originals, Sky Investigation si concentra invece sul crime che ha sempre occupato molto la produzione seriale”. Di punta L’assistente di volo, che arriva il primo luglio, con Kaley Cuoco, che ne è anche produttrice, basata sull’omonimo romanzo del 2018 di Chris Bohjalian. “Ho avuto solo una sensazione di pelle – ha detto l’attrice in conferenza – nemmeno lo avevo letto, ma ho contattato il mio team ed è piaciuto a tutti. Ho ottenuto i diritti e ho detto ‘e ora? E’ una situazione nuova’. Ma quando poi l’ho letto ho pensato che potesse essere il sogno di ogni attrice interpretare questa serie. Quando ho scelto questo libro ho capito che dovevo viaggiare sul serio, e ho capito che sarebbe costato. Ho detto ‘ditemi che si può fare’. Roma è una delle location, ci sono stata appena prima del lockdown, sono stata molto fortunata. E poi c’è una scena sulla Vespa, con un altro attore, abbiamo fatto il giro intero della città, non è una cosa che si può fare tutti i giorni. Ho visto tutto dalla Vespa, un’esperienza indimenticabile”.
Un’altra serie, I luminari, vede protagoniste Eve Hewson ed Eva Green, che va in onda il 7 luglio, tratta da un romanzo di Eleanor Catton: “Sarà il mio trentesimo compleanno – dice Hewson – e questa serie è tratta da un bellissimo romanzo, un nuovo viaggio nella vita, dove lei incontra il destino. C’è un bellissimo Himesh Patel e Eva Green che invece è la cattiva, c’è magia, mistero e dramma. La serie è ambientata a fine ‘800 nell’Isola del Sud della Nuova Zelanda. Ci sono tanti splendidi costumi e gonne da indossare. La natura della Nuova Zelanda dava vigore a tutti noi ogni fine settimana”.
A settembre è prevista la comedy Ridatemi mia moglie con Fabio De Luigi, diretta da Alessandro Genovese, reinterpretato da una serie BBC, quindi con carattere internazionale. E’ accompagnato da Anita Caprioli. E dicembre invece A casa tutti bene di Gabriele Muccino, espansione seriale di libro e film da lui precedentemente diretto. “Conosco Genovesi da quando sceneggiò Happy Family – ricorda De Luigi – ed eravamo destinati ad atterrare su Sky. Carla Signoris e Diego Abatantuono sono i miei suoceri, Alessandro Betti il mio capo/amico cinico e sono tutti molto divertenti. E’ un bel racconto corale che segue una linea molto precisa, il tentativo del marito arrancante che cerca di riconquistare la moglie. La serie inglese mi è piaciuta molto, adoro l’umorismo anglosassone. Abbiamo adattato il tutto alla nostra cultura e al nostro modo di essere”.
Gabriele Muccino, alla sua prima serie televisiva, spiega che “la serie A casa tutti bene è ispirata al film, sono gli stessi personaggi ma con attori diversi a interpretarli, tutti di grandissimo talento. Ho potuto mettere la mia creatività, il mio mestiere, il mio linguaggio al servizio della tv di qualità. Sono felice che Sky abbia creato un canale apposito per le serie, che stanno prendendo valore e prestigio nella fruizione dei contenuti, che porta anche noi autori a transitare in questo nuovo mondo”.
Naturalmente ci sono anche le library, con serie precedentemente prodotte, per chi vuole recuperarle: C’è il mitico E.R. con George Clooney e Chicago, ci sarà Dr. House e poi su Sky Investigation N.C.Y.S. con tutte le sue declinazioni, Bull, oppure serie europee come Balthazar o Profiling. “Tra le serie documentarie una dedicata a Hilary Clinton e alla sua ascesa al potere – dice ancora Pisoni – una sportiva su Tiger Woods che racconta il lato umano del campione, poi produzioni di Sky Studios come Bruno Vs. Tyson, uno su Steve McQueen e il suo film perduto sulla Formula Uno e la biografia di Stephen Hawking.
Le produzioni locali partiranno in autunno, come Dangerous people introdotta da Roberto Saviano, sull’esperienza post carceraria di personaggi legati al crimine, una serie su casi di femminicidio e la programmazione del canale con Il testimone, realizzato da Pif, su Giulio Regeni che apre il canale. “Il suo approccio senza preconcetti e pregiudizi ci ha conquistati – prosegue Pisoni – Ha una grande empatia, improvvisa spesso le domande, non si preoccupa della sua performance e della domanda successiva, ma piuttosto di ascoltare”. “Sono naturalmente onorato – dice Pif – considerato che ho cominciato a produrre in cucina, con un programma basilare di montaggio. Seguo di solito storia non da prima pagina, ma qui parliamo di Giulio Regeni e ho sentito di farla, perché ci sono dettagli inquietanti. Sono andato dai genitori e gli ho chiesto di raccontarmi la sua dimensione umana, magari qualcosa che lo rendesse meno ideale, che potesse farmi arrabbiare. Sembra quasi una bestemmia, ma volevo rendere quella dimensione. Ho saputo con una telefonata che Giulio aveva lasciato a Cambridge la sua bicicletta e hanno chiesto a me di andarla a recuperare, è stato fin troppo emozionante”.
E ancora, una produzione sul caso Sarah Scazzi realizzata con Groenlandia, un lungometraggio su Marco Simoncelli, chiamato SIC, che racconta la sua gloria, un doc sulla Valgrande, definito il Nepal d’Italia, una riserva selvaggia e impenetrabile. In fase progettuale un doc sull’Orso Marsicano, un programma ecologista con Francesca Michielin e uno su Greta Thunberg.
Infine, l’ecologia. Con il programma Sky Zero Sky si impegna nell’ecologia a ridurre del 50% le proprie emissioni inquinanti, con regole specifiche che devono essere seguite sia negli uffici che sul set.
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