David in tv ma senza diretta

Stefano Accorsi “conteso” tra Roma e Tokyo, ancora indeciso se partecipare, come annunciato, al Festival del cinema italiano organizzato da AIP insieme al quotidiano giapponese “Asahi Shimbun”, o alla serata dei David di Donatello? “Nessuna contesa – ci rassicura Gian Luigi Rondi – noi sosteniamo il cinema italiano e la sua promozione non solo in Italia, quindi siamo ben felici di rinunciare a qualche candidato impegnato all’estero”. Alla fine gli assenti “giustificati” saranno un pugno, come conferma anche il presidente di AIP Giovanni Galoppi, 4/5 nel novero dei 125 nominati che il 28 aprile saranno ricevuti dal presidente Ciampi e che la sera dopo siederanno sul palco dell’Auditorio Pio di via della Concilazione per l’attesa premiazione.

La serata, condotta da Mike Bongiorno con Luisa Corna, andrà in onda su Raiuno in differita, alle 22,40. Spiega ancora Rondi: “Dopo le disavventure degli ultimi due anni, con la diretta interrotta per la presa di Baghdad nel 2003 e per la morte dell’ostaggio italiano nel 2004, abbiamo convenuto che sia meglio così, proprio per non penalizzare il cinema italiano”.

Che sarà rappresentato non solo dai film e dagli autori della stagione appena conclusa, ma anche da tante glorie del passato: con omaggi a Luigi Comencini, Mario Cecchi Gori e Steno, oltre che con David speciali a Mario Monicelli e Dino Risi. L’ospite straniero stavolta sarà Tom Cruise, impegnato nella promozione europea del nuovo film di Steven Spielberg, La guerra dei mondi, dal cult fantascientifico di H.G. Wells.

La “guerra” tra Veronesi e Ozpetek appassionerà i 1.800 invitati in sala (fino all’ultimo non si saprà come avranno votato i 1.073 membri del David), mentre gli spettatori di Raiuno saranno affascinati, secondo il capostruttura Liofredi, dalle hit cinematografiche (da “Mambo italiano” a “Fumo di Londra”) cantate da Luisa Corna con l’accompagnamento dell’orchestra, oppure dagli abiti storici di Ingrid Bergman, Lana Turner o Audrey Hepburn. Garanzia di audience: Mike Bongiorno, che presentò il premio nel lontano ’57 da Taormina.