David di Donatello: un “13” per Moretti e Placido

13 candidature a testa, una sfida avvincente, tra Il caimano di Nanni Moretti e Romanzo criminale di Michele Placido che hanno fatto il pieno di nomination ai David di Donatello, i prestigiosi premi che saranno consegnati il prossimo 21 aprile. Presente all’annuncio delle nomination il produttore de Il caimano, Angelo Barbagallo è entusiasta per i risultati raggiunti dal film: “E’ un anno importante per il cinema italiano ed è importante che ci siamo anche noi. Speravamo nel successo della pellicola perché è un film potente che cattura il pubblico al di là dei condizionamenti politici. Fa piacere vedere che il testa a testa sia tra noi e Romanzo criminale, un film che mi è piaciuto molto e che, seppure in modo diverso da Il caimano, racconta comunque un pezzo della nostra vita e della storia di questo Paese”. Al Caimano è andata anche una delle candidature dei critici per il Premio Film Commission Torino Piemonte.

Ottimo il piazzamento di Il mio miglior nemico di Carlo Verdone che ottiene 11 nomination. Seguono Notte prima degli esami di Fausto Brizzi con 10 (una curiosità: il film è candidato sia come opera prima che come miglior pellicola), La bestia nel cuore di Cristina Comencini totalizza sei candidature (tra cui due attrici non protagoniste: Angela Finocchiaro e Stefania Rocca) come pure La terra di Sergio Rubini; La seconda notte di nozze di Pupi Avati e La febbre di Alessandro D’Alatri a pari merito con 4 nomination. Chiude l’elenco l’ennesimo ex aequo: quello tra Arrivederci, amore ciao di Michele Soavi e Fuoco su di me di Lamberto Lambertini che si sono aggiudicati 3 candidature. La manifestazione compie 50 anni e per questo importante compleanno sono previsti anche dei David speciali assegnati a 8 prestigiosi rappresentanti delle categorie professionali del nostro cinema. Si tratta per gli attori di Gina Lollobrigida, per i costumisti di Piero Tosi, per i direttori della fotografia di Giuseppe Rotunno, per i musicisti di Ennio Morricone, per i produttori di Dino De Laurentiis, per i registi di Francesco Rosi, per gli sceneggiatori di Suso Cecchi D’Amico, per gli scenografi di Mario Garbuglia.