Dash Snow: genio e sregolatezza del documentario di Cheryl Dunn

Il documentario di Cheryl Dunn Moments Like This Never Last, in uscita sulla piattaforma MUBI, è incentrato sulla figura dell'artista morto nel 2009 a soli 27 anni


Il documentario di Cheryl Dunn Moments Like This Never Last, in uscita sulla piattaforma MUBI, è incentrato sulla figura dell’artista Dash Snow. Dopo aver rifiutato una vita ricca di privilegi, come San Francesco, Snow decide di concentrarsi sull’arte partendo dai graffiti fino a diventare una star internazionale, e documentando la vita sregolata della sua famiglia surrogata fatta di personaggi della sottocultura newyorkese.

Dash Snow è morto giovane, a soli ventisette anni, nel 2009, a causa di un’overdose di eroina, lasciando una figlia piccola, una compagna e molti amici addolorati per la sua perdita. Il film di Dunn, ben confezionato, risulta più che altro come un tributo a un amico, dato che in effetti tra l’artista e la regista intercorreva una relazione di stima e affetto. La regista usa filmati girati da lei stessa, per lo più in Super 8, su Snow, che appare sullo schermo e in voiceover, ripreso mentre lavora o anche nelle altre attività quotidiane, a metà tra il desiderio di attenzione mediatica e le oggettive difficoltà di una vita difficile, lontano da casa, in carcere, ed è lì che emerge il suo lato più fragile ed emotivo, quello di un ragazzo cresciuto troppo presto e anche forse troppo presto affacciatosi sulla scena dell’arte.

“Nei tardi anni ’90 volevo documentare il mondo dei Graffiti – ha detto la regista il un Q&A al DOCNYCFest – e l’ho incontrato nel magico ambiente dei Graffiti newyorchesi. Aveva una grande essenza e l’energia delle vere superstar. Mi mostrò quello che stava facendo e i suoi materiali con l’energia di un bambino, l’ho trovato subito incredibile. Stavo preparando uno show e l’ho subito proposto al mio team, da lì è iniziato tutto. Abbiamo cominciato il film e ho cominciato a girare. Un tempo che non tornerà mai più. Era la perfetta sintesi di creare ed essere”.

Qualche parola è interessante spenderla per la piattaforma MUBI, una sorta di ‘Netflix dei cinefili’ dove si trovano prodotti d’autore e di qualità, film poco visti ma premiati a molti festival e proposte alternative. E’ anche casa di produzione e distribuzione di film ambiziosi come First Cow di Kelly Reichardt, Shiva Baby di Emma Seligman, What Do We See When We Look At The Sky? di Alexandre Koberidze.

E’ disponibile in 190 paesi, con più di 12 milioni di membri in tutto il mondo. 

MUBI è disponibile online, sui dispositivi Roku, Amazon Fire TV, Apple TV, sulle Smart TV LG e Samsung e sui dispositivi mobili iPad, iPhone e Android. L’abbonamento è di 9,99 euro al mese o di 71,88 euro per 12 mesi.

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29 Ottobre 2021

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