Dario Argento, sesso splatter

Dario Argento è l’unico italiano nel progetto “Masters of Horror”, 13 film da un’ora ciascuno prodotti da Mick Garris per la cable tv Showtime che a Torino hanno mobilitato la platea di cinefili e amanti del terrore. Gli altri soci del club sono John Carpenter, Joe Dante, Tobe Hooper, John Landis, lo stesso Garris e poi William Malone, Lucky McKee, Takashi Miike, Larry Cohen, Don Coscarelli, Stuart Gordon. Insomma, maestri del genere che a basso budget ma con una certa libertà creativa stanno mettendo in piedi una sorta di enciclopedia dell’horror coniugato in tutte le sue gradazioni, dallo splatter al soprannaturale. Senza dimenticare gli zombie che nel caustico e spassoso episodio firmato da Joe Dante (Homecoming, tratto dal racconto “Death & Suffrage”) sono i caduti della guerra in Irak, di nuovo in piedi per dare il voto e mandare a casa un presidente repubblicano guerrafondaio. Ogni riferimento all’amministrazione Bush è pienamente legittimo in questo acido pamphlet sulla politica americana firmato dall’autore di The Second Civil War.

Dante, tra l’altro, è molto amico di Dario Argento (come del resto John Carpenter). “A Los Angeles si è preso la briga di presentare la retrospettiva dei miei film”, ci racconta il regista romano. Che con Jenifer ha regalato alla serie dei “Masters of Horror” un racconto molto splatter e piuttosto erotico, senza soffrire per la durata televisiva già sperimentata nella fortunata serie Ti piace Hitchcock? “Sono stato talmente esplicito che mi hanno tagliato due scene, una di sesso orale e l’altra in cui la protagonista divora l’organo sessuale di un ragazzo”, rivela. Ispirandosi a un fumetto americano degli anni ’70, il padre del thriller italiano ha immaginato una bionda dal corpo voluttuoso con una specie di cavità al posto della bocca e occhi senza pupille come quelli di un insetto. È Jenifer, una mangiatrice di uomini in senso letterale. “È un po’ cannibale e un po’ giaguaro, scatena istinti bestiali nei maschi, mangia carne umana con gioia”. Piuttosto trasgressiva per essere un prodotto televisivo, la serie sarà distribuita in Italia da Sharada. “Ma chissà se una tv delle nostre sarà abbastanza forte da acquistarla e trasmetterla”, dice Dario. Che sta per partire con le riprese del suo nuovo film, La terza madre, una sorta di ultimo anello della trilogia idealmente composta da Suspiria e Inferno.