Dario Argento e il giallo di “Giallo”

È un vero e proprio incubo, quasi paragonabile a quelli che racconta nei suoi film, quello che sta vivendo il maestro del brivido Dario Argento, psicologicamente e artisticamente bloccato dalla mancata distribuzione del suo Giallo.
L’ha girato ormai più di un anno fa con una produzione americana di rilievo, l’ampio appoggio della Film Commission piemontese – la location è l’amata Torino – e un cast di vere e proprie star tra cui il premio Oscar Adrien Brody, la “signora Polanski” Emmanuelle Seigner e la rivelazione iberica Elsa Pataky, sua nuova compagna.
Ma il film non esce.

“Nessuno sa cosa sia successo – ha dichiarato Argento a ‘il Giornale’ – è incredibile. Eppure chi l’ha visto l’ha molto apprezzato.” Il film è passato ai festival di Edimburgo e di Pusan in Corea, e poi a Cannes per la vendita, che però non è avvenuta.
“Forse chiedevano troppi soldi – ha aggiunto il regista – comunque ora i produttori non mi rispondono nemmeno più al telefono. Ho addosso una specie di inquietudine, quasi una depressione. Ho perso un anno della mia vita. Mi arrivano proposte dagli USA ma non le accetto perché sono psicologicamente provato.”
In verità, Argento stesso suggerisce che dietro alla vicenda ci siano stati litigi a riprese ultimate e il mancato pagamento dell’attore protagonista.

Purtroppo è naufragato anche l’annunciato progetto del remake in 3D di Profondo rosso, perché giudicato troppo costoso dal produttore Medusa.
Il regista però non si perde d’animo e sta già scrivendo un nuovo film. E intanto ha detto sì al rifacimento americano di Suspiria a opera di David Gordon Green, che vede coinvolto nella produzione il nostro Luca Guadagnino.