Dardenne, selfie con Virzì a Los Angeles

Arriva in sala con la Bim Due giorni, una notte, con Marion Cotillard nei panni di un'operaia. Il film rappresenta il Belgio nella corsa agli Oscar


In epoca di Jobs Act e di attacco all’articolo 18, il nuovo film dei Fratelli Dardenne Due giorni, una notte piomba nel bel mezzo di un dibattito sempre più infuocato. Per i due registi belgi, a Roma per parlare della pellicola che sarà in sala con la Bim dal 13 novembre a Roma e Milano, mentre nel resto d’Italia uscirà il 20 in circa cento sale, questa storia interpretata da Marion Cotillard parla di “un territorio sociale selvaggio che, grazie alla paura dei licenziamenti, mostra l’assenza di ogni solidarietà tra i lavoratori. E così, come fa la protagonista Sandra, si cerca di salvarsi da soli”. La crisi finanziaria e i suoi effetti nella vita delle persone comuni, la perdita improvvisa del lavoro o il rischio concreto di perderlo da un momento all’altro, la totale assenza di tutele sindacali e la guerra di tutti contro tutti sono realtà che Due giorni, una notte affronta con il realismo tipico dei due autori, anche se stavolta c’è una diva come protagonista, ma perfettamente aderente al loro metodo di lavoro.

Indicato dal Belgio come possibile candidato agli Oscar, il film racconta la storia di Sandra, una giovane operaia che ha un fine settimana per convincere i suoi colleghi a rinunciare a un bonus di 1.000 euro: se lo faranno, lei terrà il posto di lavoro, altrimenti lo perderà. Un dilemma morale quantomai attuale che riguarda l’Europa nel suo complesso. “Noi siamo europeisti – sottolinea Luc Dardenne – ma l’Europa oggi non è abbastanza sociale. Quando pagheremo tutti le stesse tasse e sciopereremo se in Lituania ci saranno dei licenziati, allora sì che funzionerà. Di fatto all’Europa manca questo aspetto sociale. E’ ormai troppo liberista e credo che il rischio è che si arriverà a smantellare il servizio pubblico, compresa la sanità”.

Sulla possibile candidatura agli Oscar di Due giorni, una notte raccontano invece un aneddoto: “La settimana scorsa siamo andati a Los Angeles per mostrare il nostro film all’Academy e abbiamo conosciuto il vostro candidato Paolo Virzì che si è fatto una foto insieme a noi”.

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10 Novembre 2014

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