Il MoMA di New York e Luce Cinecittà celebrano Dante Ferretti con due eventi strettamente uniti fra loro: una retrospettiva dei 22 film che maggiormente hanno caratterizzato la sua carriera di scenografo e un’istallazione multimediale dei suoi lavori comprendente porzioni originali di set e disegni dei film per i quali, insieme alla moglie Francesca Lo Schiavo, è stato premiato con tre Oscar®: The Aviator, Sweeney Todd e Hugo Cabret.
La retrospettiva Dante Ferretti: progettando per il grande schermo si apre il 25 settembre. All’inaugurazione sarà presente il regista Martin Scorsese, che ha scelto Ferretti per molti dei suoi film, incluso Gangs of New York, interamente girato a Cinecittà nel 2002. Ospiti internazionali, compresa la regista Julie Taymor che lo ha voluto per il suo Titus, sono attesi da tutto il mondo.
Tra i titoli che saranno proiettati troveranno posto: Hugo Cabret, Shutter Island e The Aviator di Martin Scorsese, Sweeney Todd di Tim Burton. E poi i capolavori del cinema europeo che portano la sua firma: Ginger e Fred di Federico Fellini, Todo Modo di Elio Petri, Medea di Pier Paolo Pasolini, Il barone di Munchausen di Terry Gilliam.
La retrospettiva esplora il ruolo di Ferretti nel concepire ogni singola parte del set come stimolo per l’immaginazione del regista e cristallizzare lo stile visivo e il carattere del film.
Dante Ferretti: progettazione e costruzione per il cinema, in mostra dal 28 settembre fino al 9 febbraio, presenta una selezione degli arredi originali dei set progettati dallo scenografo, tra cui i lampadari di Salò o le 120 giornate di Sodoma di Pasolini, realizzati dalla storica Famiglia De Angelis di Cinecittà, l’imponente orologio illuminato di Hugo Cabret di Martin Scorsese; i leoni d’oro creati per la Mostra del Cinema di Venezia dalla Mekane, e due gigantesche statue, gli “Arcimboldo’s”, progettati per l’Expo Milano 2015.
Il fulcro della mostra è un grande labirinto a 12 schermi, su cui verranno proiettati i disegni di numerosi film. Schizzi, bozzetti e oggetti di design saranno disposti su tre diversi piani del MoMA, per illuminare ulteriormente il suo genio artistico.
Dal 1969 Ferretti ha lavorato come scenografo in oltre 50 film, 24 produzioni liriche e più di una dozzina di progetti per televisione, musei, moda, festival e pubblicazioni. Ha vinto tre British Academy of Film and Television Arts (BAFTA) Awards, molti David di Donatello e tre premi Oscar per la scenografia (più sette nomination).
Entrambe le mostre sono state curate da Ron Magliozzi e da Jytte Jensen, responsabile della sezione Cinema del MoMA, con Antonio Monda, scrittore e docente dell’Università di New York, Marina Sagona, artista e il contributo di Cinecittà World.
La mostra è supportata dal MoMA Annual Exhibition Fund e fa parte del programma di attività del 2013-Anno della Cultura Italiana negli Stati Uniti.
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