Due film che hanno partecipato ai workshop del Venice Production Bridge sono stati selezionati in prima mondiale nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes.
Si tratta di Rafiki (Friend) di Wanuri Kahiu (Kenia – Sudafrica), che era stato selezionato tra i progetti presentati al Venice Gap-Financing Market 2017 e The Harvesters di Etienne Kallos (Sudafrica – Francia), che era stato selezionato tra i progetti di Final Cut in Venice 2017.
Il bando della 6a edizione di Final Cut in Venice (1 – 3 settembre 2018) è aperto, e la scadenza per registrarsi e per inviare la working copy del film (DVD o link) è fissata per il 15 giugno 2018.Il bando verrà illustrato a Cannes presso Les Cinémas du Monde (Pavillon n°109, Village International), nella giornata di sabato 12 maggio alle 18:30.
Final Cut in Venice è il progetto della Biennale di Venezia che dal 2013 contribuisce a sostenere il completamento di film provenienti da tutti i Paesi africani e da Giordania, Iraq, Libano, Palestina e Siria, nell’ambito del Venice Production Bridge della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Il workshop Final Cut in Venice, insieme al Venice Gap-Financing Market, è uno dei progetti avviati dal Venice Production Bridge della Mostra del Cinema di Venezia, diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.
Nel team dei selezionatori troviamo l'italiano Paolo Bertolin, già attivo come consulente della Mostra di Venezia, insieme a Anne Delseth, Claire Diao, Valentina Novati e Morgan Pokée.
Le vie del cinema da Cannes a Roma e in Regione si volgerà al cinema Eden e Giulio Cesare. Alcune repliche previste anche al cinema Palma di Trevignano e al multisala Oxer di Latina
Teodora Film distribuirà in Italia Girl di Lukas Dhont e Woman at war di Benedikt Erlingsson. Il primo, presentato nella sezione Un Certain Regard, ha conquistato la Camera d’Or, mentre Woman at War è stato presentato alla Semaine e ha convinto la stampa internazionale
Doppio premio per l'Italia, che esce benissimo da questo 71° Festival di Cannes: all'attivo, oltre ai premi a Marcello Fonte e Alice Rohrwacher anche quello a Gianni Zanasi e al documentario La strada dai Samouni di Stefano Savona. La giuria di Cate Blanchett ha schivato le trappole del gender firmando un verdetto sostanzialmente condivisibile