Dal programma Media a Europa Creativa

Nell’ambito del Mercato Internazionale del Film di Roma si è svolta, con oltre 150 partecipanti, la tradizionale giornata europea organizzata dal Media Desk Italia, sportello italiano per la promozione e consulenza del Programma MEDIA dell’UE a sostegno delle industrie audiovisive europee.
Alla domanda contenuta nel titolo del convegno, “Dal Programma MEDIA a Europa Creativa: evoluzione o rivoluzione?”, ha cercato fin da subito di rispondere Silvia Costa, parlamentare europea e relatrice per il futuro programma ‘Europa Creativa’ che dal 2014, se Parlamento e Consiglio dei Ministri approveranno la decisione della Commissione, includerà gli attuali Programmi MEDIA e Cultura.
“Un’evoluzione con qualche pizzico di rivoluzione” ha affermato Silvia Costa, spiegando come la proposta della Commissione evidenzia l’interessante trend di Bruxelles che, a differenza di quanto sta avvenendo nei singoli Stati membri, non solo non taglia il sostegno, ma prevede un aumento di budget con 1.8 miliardi di euro per l’audiovisivo e la cultura.

È un sostegno di limitata entità rispetto a quanto l’Europa fa per le politiche di coesione e la politica agricola, ma allo stesso tempo è un chiaro segnale che l’Europa invia agli Stati membri, non solo aumentando le risorse ma cercando di creare nuovi strumenti di garanzie per agevolare l’accesso al credito delle medie, piccole e micro imprese culturali.

Si tratta di nuovi strumenti che si affiancano e non si sostituiscono ai tradizionali sostegni diretti a fondo perduto. Certamente, come ha sottolineato la parlamentare Costa, ‘Europa Creativa’ non è sufficiente, gli Stati membri e gli enti locali dovranno sfruttare al massimo le risorse offerte dall’Europa anche attraverso i fondi strutturali che possono essere utilizzati, ad esempio, per sostenere la digitalizzazione delle sale imposta dall’imminente switch off.

La disattenzione, a volte, delle amministrazioni e società italiane è stata sottolineata anche da Nicola Borrelli, direttore generale Cinema-MiBAC, che ha evidenziato le difficoltà delle società a fare sistema in Europa. Anche se si sta registrando un’inversione di rotta, le società italiane devono lavorare ancora molto per imparare a sfruttare a pieno le occasioni offerte dall’istituzioni nazionali e comunitarie – ha concluso Borrelli – a partire dall’utilizzare gli sportelli informativi e di consulenza esistenti (Media Desk Italia e Antenna MEDIA Torino).

La giornata è proseguita con interventi e presentazioni sui nuovi strumenti finanziari allo studio per garantire il credito non solo per la produzione audiovisiva, ma per tutte le attività culturali a partire dal 2014.
Successivamente sono stati analizzati i nuovi modelli di business che si stanno affacciando sul mercato europeo, grazie all’intervento di Heloise Fontanel di MEDIA Consulting Group e di Terenzio Cugia di Cineama.it, recentemente finanziato da MEDIA insieme al francese Septième Salle per un progetto di distribuzione cinematografica on demand volto a coinvolgere le comunità locali nella selezione dei film da programmare nei cinema.

Temi centrali del pomeriggio sono stati la digitalizzazione e le nuove forme di comunicazione di informazioni in Europa con due approfondimenti. Il primo dedicato a un report sulla digitalizzazione delle sale cinematografiche europee a cura di Media Salles. Il secondo relativo alla presentazione di OLFFI (Online Film Financing), il portale che permetterà alle aziende di avere online informazioni sui finanziamenti possibili in Europa, e non solo, per le proprie opere in sviluppo o in produzione.