Da Otello, dove fiorì la commedia all’italiana tra uno scopone e una canzone

Il documentario di Francesco Ranieri Martinotti alla Berlinale in Culinary Cinema


BERLINO – “Un luogo che è la memoria storica del cinema e della cultura romana, minacciata dall’avvento dei multiplex con i suoi hamburger, ma fortunatamente non sconfitta”. Con queste parole Paolo Zaccagnini definisce Otello alla Concordia, la trattoria capitolina a due passi da piazza di Spagna che diventò il punto di incontro abituale di registi, sceneggiatori e attori che diedero vita alla commedia all’italiana – e non solo –  e che oggi è al centro del documentario Il segreto di Otello di Francesco Raniero Martinotti, alla Berlinale nella sezione Culinary Cinema.

Ancora oggi tappa obbligata di artisti di fama mondiale di passaggio nella Capitale, Otello alla Concordia è un luogo dell’anima più che un ristorante, dove Robert De Niro si ritrova a declamare una citazione di Furio Scarpelli, il folk singer scozzese Donovan – che accompagnerà il film alla Berlinale – intona la sua Mellow Yellow e il cantautore Luca Barbarossa, tra una schitarrata e l’altra, ricorda dell’amicizia-rivalità tra suo nonno barbiere e Otello, uno romanista e uno laziale. Nel documentario si alternano i volti e le voci di pezzi importantissimi del cinema italiano, da Ettore Scola – che trovò tra i suoi tavoli l’ispirazione per La cena – a Giuliano Montaldo, da Giorgio Arlorio (che ricorda come Modugno compose in trattoria Resta cu mme) a Ugo Gregoretti, passando per Citto Maselli, Ennio Fantaschini ed Elsa Martinelli, che ricorda l’assidua frequentazione di Mario Monicelli e torna a spiegare come il suo suicidio non fu un gesto dovuto alla solitudine ma, paradossalmente, alla vitalità.

Gestito da oltre sessanta anni dalla famiglia Caporicci, da Otello alla Concordia “registi, attori e sceneggiatori potevano mangiare anche gratis quando non stavano lavorando e avevano le tasche vuote”, racconta nel film Adriana Chiesa; l’appuntamento fisso erano “i mercoledì da Otello”, quando si poteva star sicuri di incontrare i propri colleghi del cinema, e la partite accanite a carte, con cui si creavano (e si creano) grandi amicizie. Prodotto da Andrea Sisti Production e sugellato dalla canzone Settebello – dedicata proprio alla trattoria – Il segreto di Otello passa alla Berlinale giovedì 12, presentato dal  regista, dal produttore e da Donovan.

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05 Febbraio 2015

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