Nicolas Cage icona degli anni ’80. Nicolas Cage patrono dell’over-acting. Nicolas Cage sopra le righe. Nicolas Cage intenso, drammatico, come in Lord of War o Cuore Selvaggio. Volontariamente buffo, come in Stress da vampiro. Involontariamente (forse) buffo, come ne Il prescelto. Sexy e romantico, come in Stregata dalla luna. Eroico, come in Ghost Rider. Avventuroso, come ne Il mistero dei templari. Malinconico, come in Arizona Junior. Surreale, come in Io, Dio e Bin Laden. Nicolas Cage che cambia parrucca a ogni film. Nicolas Cage che dilapida il patrimonio in fumetti. Nicolas Cage che si è costruito un mausoleo. Nicolas Cage che lavora con Herzog. Nicolas Cage nel più trash dei trash. Nicolas Cage il Meme. Nicolas Cage, la leggenda.
Che lo si ami o lo si odi, non può certo passare inosservato. Soprattutto in questo periodo che – i maligni dicono proprio per recuperare le spese del mausoleo di cui sopra – sta uscendo praticamente con un film a settimana. Nel 2018 è tornato sugli scudi (ma se n’era mai veramente andato?) con Mandy, sorprendente horror-fantasy autoriale di Panos Cosmatos (figlio d’arte. Suo padre George era il regista di Rambo 2 – La vendetta) in cui lo scoppiettante Nicolas, in lisergiche inquadrature impostate come illustrazioni favolistiche, in un’atmosfera rarefatta con un ritmo lentissimo per il genere, massacrava con abbondanza di sangue gli adepti di una setta di cristiani estremisti che gli avevano ammazzato la fidanzata. Niente è troppo ‘weirdo’ per Cage. Passato a Cannes, il film diventa immediatamente un piccolo cult, tanto che si parla di un seguito. Ed è di pochi giorni fa la notizia che il nostro debutterà in una serie tv con Joe Exotic, prodotta da Imagine Television Studios e CBS Television Studios.
Ma la dose di Cage a cavallo tra la fine del 2019 e la prima metà di questo strano e sfortunato 2020 è stata comunque massiccia. A Toronto, il 7 settembre, è stato presentato Colour out of space, basato sul racconto Il colore venuto dallo spazio di HP Lovecraft. Cage è Nathan Gardner, capo di una famiglia che si trasferisce in una remota fattoria del New England per sfuggire alla frenesia del XXI secolo. Mentre si adattano a questa nuova vita, un meteorite si schianta davanti alla loro casa e sembra fondersi con il suolo, infettando sia il terreno sia le proprietà dello spazio-tempo con uno strano colore extraterrestre. I Gardner scoprono con orrore che questa forza aliena sta mutando gradualmente ogni forma di vita che tocca… inclusa la loro. Poco prima era uscito il crime thriller Running with the Devil di Jason Cabell, in cui Cage duettava con Lawuence Fishburne in una tipica storia a base di inseguimenti e caccia allo spacciatore di cocaina.
Poi è stata la volta di Primal di Nick Powell, in cui interpreta un cacciatore che ha catturato un pericoloso e raro giaguaro e si trova ad affrontare criminali e animali selvaggi nel tentativo di venderlo. In Grand Isle, di Steven S. Campanelli è un padre di famiglia accusato di omicidio che deve scagionarsi, in Kill Chain – Uccisioni a catena di Ken Sanzel è coinvolto in uno scontro a fuoco in un hotel, che porta a intrecciarsi le vite di vari sconosciuti.
E poi c’è di nuovo un episodio autoriale, Prisoners of the Ghostland di Sion Sono, un horror, che secondo l’attore “potrebbe essere il film più selvaggio mai realizzato, dove indosso per tutto il tempo una tuta attillata con delle granate attaccate addosso”.Cage nel film è un famigerato criminale, ingaggiato per salvare una ragazza rapita, scomparsa in un universo oscuro e soprannaturale. Nel frattempo, in tempi di pandemia, può essere liberatorio riscoprire Mom and Dad di Brian Taylor, del 2017, horror comedy in cui un misterioso virus spinge i genitori ad ammazzare i figli. Nella locandina Cage compare in tutto il suo splendore, sguardo spiritato e ascia in mano come se fosse un novello Jack Torrance di Shining. Gran parte di questi film è facilmente reperibile in streaming, per cui sotto a chi tocca. Qual è il vostro Cage preferito?
TRAILER:
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Nel corso di un podcast l'attore ha espresso la sua opinione in merito all'utilizzo dell'Intelligenza Artificiale al cinema
Il film è tratto dal romanzo di Stephen King che aveva già avuto un liberissimo adattamento con Arnold Schwarzenegger negli anni '80
L'attrice è la protagonista femminile de L'origine del mondo, opera prima di Rossella Inglese, presentata in anteprima alla 22esima edizione di Alice nella Città