“La parte audio di un film, composta da parola (dialogo), rumori (effetti sonori), musica, e ottenuta tramite impressione di segnali luminosi su un lato della pellicola cinematografica che, letti da un apposito apparato del proiettore, si trasformano in suoni”, così recita il dizionario al lemma “colonna sonora”, che con il film però stabilisce una storia d’amore ben più avvincente e complessa, rintracciabile sin quasi dal principio della nascita del cinematografo, anche se precisamente il primo a comporre integralmente una colonna sonora per un film, dall’inizio alla fine, fu Max Steiner, per King Kong del 1933.
La colonna sonora non è mai solo un corredo, un decoro, spesso – al pari degli attori – “interpreta” un proprio specifico ruolo, anche quando silente, infatti il silenzio ha molto scritto sequenze indimenticabili del cinema di sempre, seppur l’eco delle armonie musicali si confermi essere la carezza più seducente per lo spettatore/ascoltatore e sia l’anima de I maestri delle colonne sonore, serie di Lyndy Saville in 12 episodi, in anteprima esclusiva su Nexo+ dal 22 aprile.
La colonna sonora suona, capace di definire atmosfere e empatia, scuotere emozioni e vitalizzare la narrazione, e questo sin dal Cinema Muto, protagonista del primo capitolo di questa serie, dedicato proprio a La nascita della colonna sonora, quando, prima dell’avvento del sonoro, i film venivano ricorrentemente accompagnati da musica eseguita dal vivo, e i compositori erano artisti come anche Charlie Chaplin: con lui, Joseph Carl Briel, Gottfried Huppertz, Hans Erdmann e Dimitri Šostakóvič.
Luci della Città, Nosferatu, Metropolis, la Germania Espressionista e la Russia Post-Rivoluzionaria: la nascita della colonna sonora non è solo una questione di note ma è un vero e proprio viaggio nella Storia e nella Geografia delle culture del periodo, che abbraccia anche l’America del primo trentennio del Novecento, appunto culla della primissima colonna sonora che tale si definisca, quella del sopracitato film di Merian C. Cooper ed Ernest B. Schoedsack, protagonista il mitico gorilla. Pochi anni prima, nel 1927, aveva debuttato Il cantante di jazz di Alan Crosland, il film che segna la nascita del Cinema Sonoro.
La serie proposta in streaming da Nexo+ ha il sofisticato pregio d’essere un approfondimento di carattere cinematografico e musicale, al contempo capace di intessersi con la società e il tempo, in virtù di una scrittura autorale essenziale quanto puntualmente dettagliata, che poggia su un interessante “arpeggio” di sequenze filmiche, interviste, repertorio, locandine originali.
I maestri delle colonne sonore è stata pensata anche come antipasto della Notte degli Oscar 2021, tanto che gli spettatori e/o gli ascoltatori cinefili possono accompagnare l’attesa con la Playlist Orsi, Leoni, Palme e Oscar, che raccoglie, sempre in streaming su Nexo+, una selezione di film premiati in questi ultimi anni.
Oltre al primo episodio, dedicato appunto alla nascita della colonna sonora, gli altri della serie approfondiscono Gli anni ’30, progenitori della musica nei film, L’età dell’oro. Gli anni ’40, Una nuova alba negli anni ’50, Gli anni ’60. Prima parte e Seconda parte, Gli anni ’70. Prima parte e Seconda parte, Gli anni ’80. Prima parte e Seconda parte, Gli anni ’90, per concludere con I maestri delle colonne sonore – 2000–2009 e le celebri colonne del decennio, da Cast Away e Le verità nascoste di Alan Silvestri, a Insomnia e Memento di David Julyan, ancora La tempesta perfetta, A Beautiful Mind e Avatar di James Horner, fino a Syriana e The Queen del maestro Alexandre Desplat.
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