Da ‘Braccialetti rossi’ al successo di ‘Mare fuori’, la serialità della Rai vicina ai giovani

Negli ultimi dieci anni la Radiotelevisione italiana ha puntato sempre di più su storie dedicate alle nuove generazioni, anche con prodotti originali su RaiPlay


Ormai da tempo non si fa altro che parlare di Mare fuori. La serie televisiva italiana, prodotta da Rai Fiction e Picomedia, in onda da tre stagioni su Rai2 è diventata un vero e proprio fenomeno. Le vicende dei detenuti e del personale di un immaginario istituto penitenziario minorile di Napoli, che si ispira a quello di Nisida, con Massimiliano Caiazzo, Valentina Romani, Nicolas Maupas e Matteo Paolillo, e molti altri giovani interpreti, sono state tra le più seguite del piccolo schermo dagli spettatori di nuova generazione, oltre che da un pubblico adulto. Su RaiPlay nell’arco di 24 ore la terza stagione (che ha vinto anche il Nastro d’argento 2023 come serie dell’anno) ha totalizzato oltre 8 milioni di visualizzazioni, un record sulla piattaforma, per poi ottenerne complessivamente 150 milioni. Anche la presenza delle prime due stagioni su Netflix, ha accresciuto la popolarità della serie, portandola addirittura in ben 190 Paesi di tutto il mondo. E in attesa che partano le riprese della quarta stagione, è stato annunciato un musical firmato Alessandro Siani che si ispira alla serie, dando ancora più forza al progetto.

Mare fuori è sicuramente l’esempio più eclatante di serialità realizzata dalla Rai che ha saputo conquistare le nuove generazioni. Anche l’ultima serie in onda sul primo canale, Vivere non è un gioco da ragazzi, con Claudio Bisio, Stefano Fresi, Nicole Grimaudo, Lucia Mascino tra gli adulti e con protagonisti i giovani Riccardo De Rinaldis e Matilde Benedusi, ha ottenuto ottimi risultati. Le ultime due puntate della serie che affrontano le difficoltà di crescita di ragazzi di oggi alle prese con la droga, hanno conquistato tre milioni di telespettatori con un share intorno al 16%, mentre su RaiPlay si sono aggiunti più di 250mila spettatori.

Nel corso degli ultimi dieci anni la Radiotelevisione italiana ha cercato di avvicinarsi sempre di più a un pubblico di giovani, con storie di formazione e tematiche contemporanee, vista anche la grande concorrenza di prodotti che c’è sulle piattaforme. Il primo dramma adolescenziale proposto dalla Rai è stato Braccialetti rossi, uno dei più grandi successi della tv pubblica. Uscita nel 2014 su Rai1, e chiusa dopo tre stagioni e 19 episodi, la serie è incentrata su un gruppo di ragazzini (con i volti di Carmine Buschini, Aurora Ruffino, Brando Pacitto, Mirko Trovato, Denise Tantucci) costretti a vivere in un ospedale e a fare i conti con la propria malattia. Dal 2019 La compagnia del cigno di Ivan Cotroneo, in onda sempre su Rai1 per due stagioni, racconta, invece, la storia di amicizia tra sette giovani musicisti di talento, iscritti al conservatorio, tra cui Leonardo Mazzarotto, Fotinì Peluso, Emanuele Misuraca, costretti a misurarsi con la vita, le regole, la disciplina e con un durissimo direttore d’orchestra (Alessio Boni) che pretende da loro il massimo.

Di un paio di anni fa è Un professore, con Alessandro Gassmann nei panni dell’insegnante di filosofia e di vita Dante Balestra di un liceo romano. La prima stagione, con la regia del compianto Alessandro D’Alatri, e con interpreti Claudia Pandolfi, e i giovani Nicolas Maupas e Damiano Gavino, si è chiusa su Rai1 nel dicembre 2021 con il boom di ascolti, quasi 4,7 milioni di spettatori pari al 23% di share. A febbraio scorso sono iniziate le riprese dei nuovi episodi che dovrebbero uscire sul finire dell’anno.

Sempre ambientata in un liceo della Capitale di oggi c’è Shake, dallo scorso aprile disponibile su RaiPlay. Una serie teen diretta da Giulia Gandini che si ispira all’Otello di William Shakespeare. In questa storia giovanile e moderna di amore, passione e gelosia, composta da otto episodi, Thomas, studente leader di una crew di parkour, si innamora di Beatrice, ragazza di cui è invaghita anche Gaia, amica di Thomas e arguta ingannatrice.

E proprio la piattaforma della Rai ha con prodotti originali dedicati ai giovani. Dedicate alla generazione Z, disponibili su RaiPlay ci sono Confusi, sitcom su quattro ventenni che si ritrovano a vivere insieme durante il primo anno universitario, e 5 minuti prima, teen dramedy diretto da Duccio Chiarini e con la vincitrice di Sanremo Young 2019 Tecla Insolia, sulla 16enne Nina con un incredibile talento per il fumetto, che affronta le prime volte della sua vita. Sulla piattaforma on demand sono disponibili anche Nudes di Laura Luchetti con Nicolas Maupas e Fotinì Peluso, una serie antologica, adattamento italiano dell’omonimo teen norvegese, sul passaggio di un gruppo di ragazzi dall’adolescenza all’età adulta, e Mental di Michele Vannucci con Greta Esposito, Romano Reggiani, Federica Pagliaroli, Cosimo Longo, incentrato su una 16enne che non riesce più a orientarsi per colpa di attacchi di ansia, visioni e voci che le parlano nella testa. Presa in carico da una clinica psichiatrica con la diagnosi di schizofrenia, si confronterà con altri ragazzi come lei. 

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11 Giugno 2023

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