“A Venezia, alla Mostra più contestata degli ultimi anni, è andato in scena l’impegno all’europea, con le tragedie di Loach, di Cantet, di Marra. Senza divi, senza effetti speciali, né strategie di marketing” scrive in prima pagina del Messaggero, Gloria Satta che si augura che il pubblico italiano scelga di “premiare quei registi che non hanno avuto paura di raccontare la vita così com’è per milioni di privilegiati”. Forse anche la giuria veneziana sarà prodiga di riconoscimenti verso quei registi che, con accenti diversi, hanno raccontato la disoccupazione, il lavoro che si perde, la lotta quotidiana per la sopravvivenza?
Nel frattempo l’opera prima del ventinovenne Vincenzo Marra Tornando a casa, in concorso nella Settimana della critica, è accolta favorevolmente, tanto più che a garanzia della qualità di questo debutto, si ricorda il fatto che verrà distribuito dalla Sacher di Nanni Moretti. “Marra fa centro” titola l’Unità: “Si sbaglierebbe chi pensasse di trovarsi di fronte un film neo-neorealista, e di conseguenza cercasse un raffronto con l’inarrivabile La terra trema di Luchino Visconti. Invece – scrive Stefano Della Casa – a Marra interessa raccontare un’amicizia virile intensa e quasi claustrofobia…”
Per Maurizio Porro, sul Corriere della Sera, “Il film è bello, morale, onesto, parla di emozioni arcaiche in modo semplice. Un documentario di cinema realistico che finisce con un goal esistenziale …”. D’accordo anche Paolo D’Agostini su la Repubblica : “Un bel debutto italiano, una storia semplice, un linguaggio incisivo, personaggi e attori, o non-attori, intensi e efficaci”.
“Marra si muove con naturalezza fra ironia e dramma, fra suggestioni alla Verga o alla Melville e spolverature di commedia all’italiana. Ma esordisce con i piedi per terra, rinunciando a indicare modelli”, annota Luca Telese su “il Giornale”, mentre Fabio Ferzetti de “Il Messaggero” sottolinea la laconica durezza della narrazione di Marra che “non si limita a mettere in scena senza estetismi il lavoro rischioso e inattuale di chi ogni notte va per mare. Ma capovolge le retoriche dell’emarginazione…”.
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La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
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