BARI – Primo ciak il 5 maggio per Latin Lover, il nuovo film di Cristina Comencini, come ha annunciato la stessa regista durante la lezione di cinema al Bif&st. “Sarà una commedia corale che ha al centro un grande divo, un latin lover che ha seminato per il mondo figli e mogli. Questi si riuniscono nel decennale della morte nel paesello Natale, e lì succede di tutto”.
Nei panni del divo ci sarà Francesco Scianna, “un attore con una faccia antica”, mentre del ricco cast femminile faranno parte Virna Lisi (la vedova italiana), Marisa Paredes (la vedova spagnola), Donatella Finocchiaro (la figlia italiana) e Valeria Bruni Tedeschi (la figlia francese).
Latin Lover sarà girato a San Vito dei Normanni, anche se qualche ciak è stato già battuto a Cinecittà. “Mi sono innamorata di quel posto che ricorda Germi – dice la regista – Mi piaceva non vedere il mare, stare in spazi metafisici all’interno. Sarà un film molto di fantasia. Interessante perché è una commedia sulla subalternità femminile e sui nostri padri: l’Italia è malata di malinconia e nostalgia, perché abbiamo grandezza, ma non abbiamo un futuro. È un film che parla dell’immobilismo italiano”.
A Bari dal 21 al 28 marzo una vastissima retrospettiva di tutti i film tedeschi e americani diretti dal regista austro-ungarico e altri titoli ispirati a/da Metropolis realizzati da Godard, Lucas, Scott, Cameron e Besson. Alla sezione ItaliaFilmFest partecipano Senza nessuna pietà di Alhaique, Perez di De Angelis, Last Summer di Guerra Seràgnoli e La foresta di ghiaccio di Noce. La Federazione mondiale della stampa cinematografica festeggerà i 90 anni di attività. In preparazione anche la tavola rotonda "Cinema & Fiction: convergenze parallele?"
Il film di Antonio Morabito, che uscirà in sala il 29 aprile distribuito da Istituto Luce Cinecittà, ha vinto il Premio Tonino Guerra. La sezione ItaliaFilmFest è stata dominata da Il capitale umano di Paolo Virzì che ha ottenuto 5 riconoscimenti: miglior regista, miglior sceneggiatura/Francesco Bruni, Francesco Piccolo e Paolo Virzì, miglior attore protagonista/Fabrizio Gifuni, miglior attrice non protagonista/Matilde Gioli e miglior montatore/Cecilia Zanuso. Le congratulazioni di Paolo Del Brocco, AD di Rai Cinema che insieme a Indiana Production ha prodotto l’opera
Prodotto da A buon diritto con la collaborazione di Istituto Luce Cinecittà (che lo distribuirà), Terra di transito segue i passi di Rahell, fuggito dall’Iraq e approdato in Italia dopo aver attraversato Siria, Turchia e Grecia. Ma con il miraggio della Svezia, dove sono arrivati alcuni suoi familiari, che lì hanno ottenuto casa, lavoro e diritti. Il film ha il suo debutto oggi al Bif&st e sarà presentato prossimamente in diversi festival. "Oggi l’Italia è una terra da cui fuggire per gli stessi italiani - dice il regista - non è più una questione di origini, ma di generazioni"
"Negli ultimi due anni le esportazioni di film italiani sono dimezzate e le importazioni raddoppiate. La domanda di Made in Italy dall'estero è cresciuta, ma manca il sostegno economico per un'offerta adeguata". Sono le sconfortanti premesse di Laura Delli Colli (presidente del Sngci) di "Mission: promuovere all'estero il cinema italiano", tenutosi oggi nell'ambito del Bif&st con gli interventi di Roberto Cicutto, Ad di Istituto Luce Cinecittà, Riccardo Tozzi, presidente Anica, Giorgio Gosetti, direttore delle Giornate degli Autori e Franco Montini, presidente Sncci. Tra le soluzioni stimolare una proposta unitaria del settore da sottoporre al ministro Franceschini e al Ministero dello Sviluppo Economico, lavorare sui nuovi mercati e gestire in modo diversificato i diritti delle nuove piattaforme