Arriva in sala il 2 marzo con Warner Creed III, atteso nuovo capitolo della saga spin-off nato da una costola di Rocky. Forse, si potrebbe dire, il primo vero spin-off, dato che per la prima volta non c’è traccia di Stallone, se non in qualche foto e video che mantengono la continuità con la serie-madre, rispettandola, ma finalmente permettendo al personaggio di Adonis, figlio del rivale di sempre Apollo, di spiccare il volo e farcela da sé.
Tra l’altro, è vero anche fuori dalla narrazione: il film è diretto da Michael B. Jordan, interprete principale, è di fatto il suo esordio, ed è incredibilmente ben riuscito soprattutto sotto il profilo delle scene di boxe, influenzate fortemente dal linguaggio dei videogiochi e degli anime giapponesi, per stessa dichiarazione di Jordan.
“Ci sarà sempre un po’ di Rocky in Adonis – ha dichiarato l’attore e regista – Ma questo è il franchise Creed e noi siamo intenzionati a costruire questa storia e questo mondo attorno a lui andando avanti. Quindi, sempre con il massimo rispetto e una tonnellata di amore nei confronti di quello che ha costruito, ma vogliamo sul serio che Adonis prosegua il suo viaggio con la famiglia che ha creato. Ci sono stati altri otto film prima di me, e abbiamo girato – si può girare un incontro di boxe in tanti modi diversi. Credo che il fatto di essere stato messo in un angolo mi abbia costretto a essere più creativo e a pensare fuori dagli schemi per rendere i combattimenti diversi… e ho avuto un’enorme influenza sugli anime giapponesi per molti dei miei combattenti. Sono cresciuto con questo genere. Mi sono evoluto guardando i cartoni animati del sabato mattina. Poi ho scoperto altre forme di animazione, Disney e Pixar. Poi, naturalmente, una volta che internet si è diffuso, sono riuscito a trovare l’animazione giapponese. La mia passione è cresciuta nel corso degli anni e mi sono ritrovato a essere un appassionato di anime”.
Meno entusiasta invece Sly, che da un po’ di tempo tiene su una comprensibile polemica con il produttore Irwin Wrinkler, che detiene i diritti sulla saga ma non lascia un centesimo. Stallone figura tra i produttori anche di Creed III, ma chiaramente non essendo presente come attore non riceve cachet: “Mi dispiace molto perché so cosa avrebbe potuto essere – ha dichiarato all’Hollywood Reporter – È stato portato in una direzione molto diversa da dove l’avrei condotto io. È una filosofia diversa: quella di Winkler e Jordan. Gli auguro ogni bene, ma sono molto più un sentimentale. Mi piace che i miei eroi vengano picchiati, ma non voglio che vadano in un luogo così cupo. Mi pare che in questo periodo di oscurità ce ne sia fin troppa.”
La pellicola comunque, incentrata sullo scontro tra Adonis e un suo vecchio compagno di avventure comparso dal passato, non è priva di sorprese, sia legate alla saga – compare, ad esempio, un altro volto noto, che preferiamo lasciarvi scoprire – sia autonome, come l’ottima soluzione trovata per rendere lo scontro finale interessante e originale.
E nella struttura, nelle dinamiche narrative e nell’atmosfera generale gli appassionati della saga di Rocky si riconosceranno senz’altro, soprattutto quando partono le note dell’immancabile tema musicale di Bill Conti.
Un autentico colpo da maestro.
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