Cortellesi: “Spero che questa Befana diventi un grande classico”

La Befana vien di notte: Paola Cortellesi, e il regista Michele Soavi, hanno presentato il film, in uscita il 27 dicembre


È la notte tra il 5 gennaio e l’Epifania quando, allo scoccar della mezzanotte, la sfera bianca della luna “si macchia” di una silhouette nera e mobile: la Befana sfreccia sulla sua scopa tra le montagne innevate che abbracciano camini e case, quando, intrufolatasi in una di queste, un cagnolino la percepisce e, nella confusione della fuga, dimentica di visitare un bambino, Giovanni.

“25 anni dopo…” la Befana, che da 500 non è solo strega buona, ma anche maestra elementare, “reincontra” Giovanni, ora Mr. Johnny (Stefano Fresi), che traumatizzato da quella mancata consegna di regali è adesso bramoso di rubare il ruolo alla Befana, cercando di impossessarsi delle letterine dei bambini di tutto il mondo, con il suo personaggio: “un po’ Stregatto, un po’ Fabbrica di Cioccolato di Tim Burton: finalmente mi hanno fatto fare un villain”, dice l’attore. 

È qui il fulcro del film, tra leggenda popolare e originalità della sceneggiatura, scritta da Nicola Guaglianone (già autore di Lo chiamavano Jeeg Robot), che racconta una Befana non solo vecchia e nasuta, ma anche maestra baciata dall’eterna giovinezza e pronta a innamorarsi del collega Giacomo (Fausto Maria Sciarappa). “Questa volta mi piaceva raccontare uno dei primi super eroi della nostra infanzia, la Befana, e contaminarla con i Goonies e i Gremlins, mondi del mio immaginario di bambino. Mi piaceva rendere i bambini centrali nel racconto per far superare a tutti loro le piccole paure dell’età”, ha spiegato lo sceneggiatore. 

La Befana, alias Paola Cortellesi, si sente: “una supereroina, un po’ come lo sono tutte le donne. Qui è interessante il profilo perché il ruolo è doppio: sono sì Befana ma mi occupo anche della formazione dei bambini, missione importantissima, e a questo proposito il consiglio della maestra Paola è che in squadra si vince; questo racconto è per i bambini l’occasione di crescere insieme. Spero con questo film di alimentare il sogno dei bimbi, sarebbe bello se diventasse un classico per ragazzi, anche perché si fanno pochi film in Italia dedicati ai più piccoli. Loro credono a tutto e questo va supportato, è bellissimo. E anche io ho un mio classico dell’infanzia, E.T.”.  

La Befana vien di notte è un film prettamente dedicato al pubblico dei più piccoli e delle famiglie, e per avere questa impronta è stato scelto un regista abituato a parlare a pubblici specifici, seppur non ancora quello dei bambini, Michele Soavi. Il progetto gli è stato affidato quando: “Qualcuno ha detto ad Andrea Occhipinti di Lucky Red che un film così avrei potuto farlo solo io. Sono felice perché la mia passione vera è il ‘genere’, e di film così se ne fanno pochi”.

È un’opera che gode di una buona parte dedicata agli effetti visivi (Chromatica Visual Effects e Inlusion Visual Studios) – esemplari sono l’inseguimento volante di Mr. Johnny e della Befana e l’attacco delle libellule-drone, in cui la resa strizza molto l’occhio agli immaginari supereroici tanto presenti nei gusti del pubblico di riferimento.  

Concorrono a creare l’atmosfera generale le curatissime scenografie di Massimo Santomarco e i costumi di Ornella e Marina Campanale: due aspetti tutt’altro che secondari in una storia così fortemente connotata dall’immaginario iconografico. Necessariamente, altrettanto studiato e impegnativo è il trucco: “Ci sono volute 5 ore per volta: ricordo Lorenzo Tamburini per il trucco speciale e Ermanno Spera per quello di scena”, ha tenuto a precisare Paola Cortellesi, che ha anche confessato di aver parlato con la sua bambina Laura di questo ruolo e di questo film: “Mi ha solo chiesto se la Befana, quella vera, abbia già visto il film”.

La Befana vien di notte, una coproduzione Spagna-Italia (Lucky Red, Rai Cinema e 3 Marys Entertainment), esce in sala il 27 dicembre.

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19 Dicembre 2018

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