CANNES – Lame di luce, laser, fibre ottiche, suoni e immagini che ammaliano, sono stati i partner dei sei performer che si sono esibiti nell’Italian Pavilion a Cannes, che per la prima volta ha ospitato una suggestiva live performance interattiva in cui l’arte della danza è entrata in relazione con gli elementi visivi dell’installazione Vizi & Virtù che caratterizza quest’anno lo spazio al Festival. Un’esperienza che ha coinvolto gli spettatori del padiglione in un’immersione totalizzante, un tuffo sensoriale nel contraddittorio stato dell’esistenza umana, perennemente attratto e intimorito dal limite, richiamato al tempo stesso dalla sfera del vizio e da quella delle virtù.
Nella performance i corpi dei danzatori e i fasci di luce sono entrati in sottile e conturbante contatto, si sono attraversati di continuo, oltrepassati a vicenda, lasciandosi guidare dal seducente sound design realizzato da Federico Landini. Movimenti, pause plastiche, ombre e figure stagliate sullo sfondo, di fronte alle immagini del cinema italiano di cui hanno rivelato volti, vizi e virtù.
Un percorso di avvicinamenti e allontanamenti, seguendo la traiettoria immaginaria che sembra volerli prigionieri. Nella danza i margini vengono di continuo toccati, oltraggiati, vanificati. Superato il limite il confine svanisce, per trasformarsi in una linea sempre più inconsistente e appena percepibile. Espressione della perpetua oscillazione dell’essere tra Paradiso e Inferno, della barriera mentale che sfuma e non ha senso, dell’esistenza che si muove in un limbo, puntando all’imprevedibile finale.
Concept e realizzazione del progetto sono a cura di Cappelli Identity Design, direttore creativo Emanuele Cappelli, direzione esecutiva Mauro Stancati, la superba coreografia è di Claudia Rossi. I performer che si sono esibiti nello spazio sono i giovani Caterina Bagnulo, Pasquale Desantis, Miriam Frappetta, Giovanni La Rocca, Andrea Principia, Serena Zaccagnini.
Qui le immagini della performance:
In un’intervista a ‘Nice-Matin’ il sindaco David Lisnard ha parlato del museo del cinema di cui si sta parlando in questi giorni, e che dopo il consiglio municipale, avrà il via libera per il lancio ufficiale. Con un altissimo livello di esigenze. “Sarà eccezionale oppure non si farà”, dice il sindaco. Il nome ufficiale è “Museo Internazionale del Cinema e del Festival di Cannes”
Aïda Belloulid, responsabile dell'ufficio stampa del Festival di Cannes, risponde ai presidenti di Sngci e Sncci in merito alla questione delle proiezioni stampa riservate a pochi prescelti: "Ci siamo limitati ad agevolare il lavoro dei media audivisivi per la messa in onda dei servizi estendendo a pochi altri quotidiani cartacei di caratura internazionale"
Laura Delli Colli, presidente del SNGCI, e Franco Montini, presidente del SNCCI, hanno indirizzato una lettera a Aïda Belloulid, capo ufficio stampa del Festival, nella quale chiedono una soluzione per le prossime edizioni che consenta a tutti i membri della stampa di partecipare alle stesse proiezioni, com’è finora sempre accaduto
Il listino di True Colors ha conquistato i buyers al Festival di Cannes. L'horror girato in inglese In the Trap è stata una delle hit del mercato.Prevenduti anche i nuovi film di Ferzan Ozpetek e Mario Martone