Contronatura

Mentre il box office langue tristemente alla vigilia dell’estate, la Teodora di Vieri Razzini e Cesare Petrillo distribuisce in otto copie un’opera prima italiana, finanziata con l’articolo 8 e non certo facile da collocare sul mercato. Contronatura, del toscano Alessandro Tofanelli, tutto girato nella splendida tenuta di San Rossore, tra pinete, lagune e branchi di daini è quasi una rivisitazione del mitico L’amante di Lady Chatterley. Il taglialegna Andrea Di Stefano (Angela, Il vestito da sposa) intesse una relazione con la farmacista Valeria Cavalli, sposata e insoddisfatta, ma “tradisce” così una sorta di patto familiare con la sorella Maya Sansa, che non si è mai ripresa da un trauma infantile (la morte di entrambi i genitori in un incidente d’auto). Il titolo un po’ ammiccante allude proprio all’incesto tra fratello e sorella, ma anche a “una natura che crediamo di conoscere e proteggere e invece non rispettiamo”. Vero protagonista del film è infatti l’habitat che Tofanelli, già regista per “Geo” e “Quark”, ha osservato con grande attenzione alle specie vegetali e animali. “E’ proprio questo aspetto ad avermi affascinato – dice la produttrice Tilde Corsi – in Italia si girano pochi film in esterni, quindi mi è sembrata una scelta veramente originale”. Concorda Andrea Di Stefano, che presto sarà impegnato nel nuovo Sorrentino: “Ho deciso di fare questo film perché è totalmente diverso e parla di realtà che neppure immaginiamo. In Francia si premia la diversità di un autore, in Italia si finisce per fare sempre lo stesso film, copiando due o tre prototipi l’anno”. Ultime note polemiche per l’annunciato prolungamento di stagione, che non decolla. “Anche i famosi blockbuster – osserva la produttrice di Ozpetek – fanno flop, compreso Guerre stellari. Se il box office ha perso il 60% rispetto all’anno scorso stavolta non si può dire che sia colpa del cinema italiano”.