Si può fare un film al costo di un cortometraggio, venderlo alla Lionsgate e distribuirlo negli Usa? Sì, se il film è horror o fantascienza, generi che “tirano” su quel mercato. Meglio ancora se è tutte e due le cose insieme come The Ghostmaker, opera a microbudget di Mauro Borrelli (mauroborrelli.com), italiano che lavora a Los Angeles come conceptual artist – ha collaborato anche con Tim Burton – e che si sente vicino alla tradizione di Mario Bava. Alla produzione, tra gli altri, Fabio Segatori non nuovo a questo tipo di esperimenti. Mentre la storia – realizzata con molto lavoro volontario, mesi di postproduzione e trucchi artigianali da pochi dollari – attinge a piene mani al serbatoio di topoi del soprannaturale, un pop corn movie rivolto soprattutto al pubblico degli amanti del genere e degli universitari, come i protagonisti, tre amici che scoprono una antica bara in cui è nascosto il meccanismo creato sei secoli prima da Wolfgang von Tristen, abile e malefico inventore che osò varcare il confine tra la vita e la morte.
The Ghostmaker fa parte del listino di Distribuzione Indipendente e uscirà il 4 gennaio in un pugno di sale (Circoli del cinema e associazioni culturali e d’essai sparse in tutte le regioni). L’anno scorso D.I. ha fatto circolare 30 opere arrivando a 60mila spettatori puntando su film che non avevano trovato il giusto canale benché degni di attenzione, tra questi Quijote di Mimmo Paladino. L’idea in più è G-movie un dvd che sarà distribuito in 20mila copie, dopo lo sfruttamento theatrical. Come un free press sarà regalato in cinema, librerie, gallerie d’arte, università, ristoranti, teatri, luoghi pubblici e per Roma e dintorni anche con le consegne a domicilio della catena Miss Pizza, contando su inserzioni pubblicitarie audiovisive o in un flyer allegato al cofanetto per coprire i costi. “Un esperimento mai tentato prima – dice Giovanni Costantino, fondatore della società con Alessandra Sciamanna e Daniele Silipo – in un momento di crisi come questo la cultura viene relegata, noi invece vogliamo che sia regalata. Diamo allo stesso costo di un file scaricato, cioè zero, un prodotto dignitoso che è anche un bell’oggetto, in un packaging quadrato con una copertina disegnata da un illustratore”. Il primo G-movie sarà proprio The Ghostmaker di Borrelli.
Dopo The Ghostmaker, arriveranno il documentario Vietato morire di Teo Takahashi con quattro storie all’interno della comunità di recupero per la tossicodipendenza di Villa Maraini a Roma, la commedia nera W zappatore di Massimiliano Verdesca, con Sandra Milo nei panni di una nonna rocker, la commedia Bomber, opera prima di Paul Cotter molto apprezzata negli States sul rapporto tra padre e figlio, lo sperimentale Beket di Davide Manuli, riscoperta di un film importante passato quasi inosservato nel 2008 e l’horror corale a episodi P.O.E Poetry of Eerie.
Il 15 dicembre sarà una giornata dedicata all’uscita di The Ghostmaker alla Casa del Cinema, con masterclass moderato da Fabio Segatori e proiezione a partire dalle 17,30. Prossimo impegno di Borrelli, un horror mitologico intitolato El toro e ispirato alla leggenda del Minotauro ma ambientato tra le gang di East Los Angeles.
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