Come nasce il trionfale Re Leone

Trent'anni fa usciva uno dei film d'animazione più apprezzati di sempre: il campione d'incassi 'Il Re Leone'


Non a caso qui si parla di un re. E non di un re qualsiasi dalla corona pericolante e dai modi antiquati. O dal piglio annoiato, arrogante, presuntuoso. Parliamo de Il Re Leone lungometraggio animato targato Disney uscito nel 1994 e che ha ricevuto il plauso universale della critica, che ha lodato il film per la musica, l’animazione, la storia e le interpretazioni del cast vocale. E il pubblico non lo ha idolatrato di meno, anzi.

Il mondo ai piedi di Simba e Mufasa

Alla sua uscita trent’anni fa è stato il vero trionfo al box office mondiale: ha incassato più di 763 milioni di dollari in tutto il Pianeta, diventando il film di maggior successo uscito nel 1994, battendo opere blockbuster come Forrest Gump, True Lies, The Mask e Speed.

Oggi, Il re leone detiene il record di film d’animazione tradizionalmente di maggior incasso della storia che con la rivalutazione economica lo pone al terzo posto della classifica di tutti i tempi con una cifra che oggi si aggirerebbe intorno ai 2 miliardi di dollari. Per inciso: mentre stiamo scrivendo Inside Out 2 sta scalando posizioni su posizioni e con i suoi 1,95 miliardi accumulati dopo poco più di un mese dall’uscita ora sarebbe proprio dietro al Re Leone con la possibilità di scavalcarlo tutt’altro che remota.

Comunque la cavalcata imperiosa del Re Leone – con i suoi straordinari personaggi come Simba, Mufasa, Scar, Timon e Pumbaa – ha consolidato, dopo anni difficili,  il Rinascimento Disney. E detiene un altro record impressionate: è la videocassetta/dvd più venduta di sempre.

Nel 2016, il film è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry degli Stati Uniti dalla Biblioteca del Congresso in quanto “culturalmente, storicamente o esteticamente significativo”.

Come nasce un re

L’idea del Re Leone fu concepita alla fine del 1988 durante una conversazione tra Jeffrey Katzenberg, Roy E. Disney e Peter Schneider su un aereo diretto in Europa per promuovere Oliver & Company.

Durante la conversazione, si parlò di una storia ambientata in Africa e Katzenberg accolse immediatamente l’idea.

L’idea fu poi sviluppata dal vicepresidente della Walt Disney Feature Animation per gli affari creativi Charlie Fink. Katzenberg decise di aggiungere elementi che riguardavano il raggiungimento della maggiore età e la morte e idee tratte da esperienze di vita personale, come alcune delle sue prove nel suo accidentato percorso in politica.

Nel novembre dello stesso anno Thomas M. Disch (autore di Le avventure del piccolo tostapane) scrisse un trattamento intitolato King of the Kalahari (Il re del Kalahari) e successivamente Linda Woolverton trascorse un anno a scrivere le bozze della sceneggiatura, che fu intitolata King of the Beasts (Il re delle bestie) e poi King of the Jungle (Il re della giungla).

La versione originale del film era molto diversa da quella finale. La trama era incentrata su una battaglia tra leoni e babbuini, con Scar che era il leader dei babbuini, Rafiki che era un ghepardo, Timon e Pumbaa che erano gli amici d’infanzia di Simba. Quest’ultimo inoltre non avrebbe lasciato il regno, ma sarebbe diventato un “personaggio pigro, sciatto e orribile” a causa delle manipolazioni di Scar, per far sì che potesse essere rovesciato dopo la maggiore età.

Il cerchio si chiude

George Scribner, regista di Oliver & Company, viene designato come regista iniziale del film, affiancato poi da Roger Allers, responsabile della storia de La bella e la bestia del1991. Allers. Loro due e i membri principali del reparto “storia”  intrapreso un viaggio all’Hell’s Gate National Park in Kenya, al fine di studiare e farsi ispirare dall’ambiente per il film.

Dopo sei mesi di sviluppo della storia, Scribner decise di abbandonare il progetto per divergenza di opinioni con Allers, il quale (in accordo con i produttori) fece passare la decisione di trasformare il film in un musical, mentre Scribner intendeva realizzare una storia più “documentaristica” incentrato sugli aspetti naturali delle vicende dei leoni.

Rob Minkoff sostituì Scribner e il produttore Don Hahn si unì alla produzione. Hahn trovò la sceneggiatura poco focalizzata e priva di un tema chiaro e, dopo aver stabilito che il tema principale era “lasciare l’infanzia e affrontare la realtà del mondo”, chiese un ultimo ritocco. Allers, Minkoff, Brenda Chapman (capo del reparto sceneggiatura) e Hahn riscrissero quindi la storia in due settimane di incontri con i registi Kirk Wise e Gary Trousdale, che avevano appena terminato La bella e la bestia. E alla fine anche il titolo venne modificato definitivamente da Re della giungla a Il re leone, poiché l’ambientazione non era la giungla ma la Savana.

Il resto è Storia… del cinema.

Otto curiosità su Il Re Leone   

  1. C’è una notevole controversia sul plagio dell’animazione giapponese del 1965 “Kimba il leone bianco” per quanto riguarda trame simili, design e personalità dei personaggi, sequenze di animazione e altri esempi. Tuttavia, in eventi recenti, le accuse di plagio sono state sfatate, soprattutto perché la Disney ha affermato di non essere a conoscenza di Kimba e che si trattava di una coincidenza. I
  2. Alla fine del film, il cucciolo appena nato di Simba e Nala viene presentato alle Terre dell’Orgoglio da Rafiki. Nel 1995 è stata pubblicata una traccia di commento al film, in cui i registi hanno dato al cucciolo il nome provvisorio di “Fluffy”, senza alcun riferimento al sesso. Tutto ciò riconduce al fatto che Pocahontas, un film realizzato nello stesso periodo de Il re leone e uscito un anno dopo il film, doveva essere il film di maggior successo tra i due, e quindi non erano previsti sequel, spin-off o reboot de Il re leone.
  3. Il film è uno dei primi tentativi della Disney di animare peli e pellicce, grazie a una nuova tecnologia che lo permetteva.
  4. Il Re Leone è stato il primo lungometraggio ad essere tradotto in portoghese e il primo film Disney ad essere doppiato in zulu.
  5. È l’unico film d’animazione Disney dell’era del “Rinascimento Disney” a non avere assolutamente esseri umani nel film e il terzo in assoluto. L’ultimo risaliva al 1973: Robin Hood.
  6. Nelle prime versioni della sceneggiatura, Simba sarebbe stato molto più feroce e avrebbe avuto la volontà di uccidere. In una battaglia finale con Scar, ha ingannato il villain attirandolo sotto un albero che si schiantava, schiacciandolo. In un’altra, soffocava Scar usando una tattica di combattimento che Mufasa gli aveva insegnato, prima di uccidere Banagi (il capo del clan nelle prime sceneggiature) gettandolo nell’abisso.
  7. Il film ha vinto due premi Oscar per la migliore canzone originale e la migliore colonna sonora originale.
  8. I disegnatori Disney amano inserire sempre, come una easter egg, l’immagine simbolo dei loro studios: Mickey Mouse. Un piccolo scarabeo giallo che Timon trova sotto un tronco ha le orecchie di Topolino sul dorso, infatti.
autore
07 Ottobre 2024

Tutti pazzi per l'animazione

Tutti pazzi per l'animazione

Come ‘Biancaneve e i sette nani’ è diventato il film animato più visto di sempre

Alla scoperta della storia di un film rivoluzionario: il primo lungometraggio animato di Walt Disney, nonché il più visto e redditizio di sempre

Tutti pazzi per l'animazione

Come ‘La carica dei 101’ cambiò le regole dell’animazione Disney

Il classico Disney è al secondo posta della classifica dei film animati che hanno incassato più nella storia, ripercorriamone la complessa vicenda produttiva

Tutti pazzi per l'animazione

‘Il libro della giungla’, l’ultimo film di Walt Disney

Tratto dal libro di Rudyard Kipling, il film è stato un grande successo al botteghino e occupa il quarto posto nella classifica dei film animati più visti di sempre

Tutti pazzi per l'animazione

Quando Cenerentola salvò Walt Disney

Al netto dell'inflazione il classico Disney de 1950 sarebbe al quinto posto assoluto nella storia dei film d'animazione


Ultimi aggiornamenti