The Monuments Men di George Clooney avrà la sua anteprima internazionale alla 64esima Berlinale. Il film, interpretato dallo stesso Clooney con Cate Blanchett, Matt Damon, Bill Murray, John Goodman, Jean Dujardin, Bob Balaban, Hugh Bonneville, è una coproduzione Usa-Germania ed è basato sulle vicende, realmente accadute, di una pattuglia alleata che durante la seconda guerra mondiale venne inviata dietro le linee nemiche per salvare opere d’arte di inestimabile valore rubate dai nazisti e riportarle ai legittimi proprietari. I ladri avevano fatto sparire, tra le altre, opere di Marc Chagall, Max Liebermann, Ernst Ludwig Kirchner, Oskar Kokoschka, Edvard Munch, Emil Nolde e Albrecht Durer, capolavori solo in parte ritrovati. La sceneggiatura del film è stata scritta da Clooney con Grant Heslov, due volte candidato all’Oscar, ed è basata sul libro di Robert M. Edsel e Bret Witter.
Alla prossima edizione della Berlinale, 5-15 febbraio 2015, sarà presentata una retrospettiva dei film del regista, a cui il festival renderà omaggio. lo ha annunciato il direttore Dieter Kosslick
Prende il posto della storica manager Beki Probst, che assume l'incarico di presidente di EFM e affiancherà il nuovo direttore
Sarà la Satine Film a distribuire in Italia due delle pellicole vincitrici all’ultimo Festival di Berlino: Kreuzweg di Dietrich Brüggeman - Orso d’Argento per la miglior sceneggiatura e Premio della Giuria Ecumenica - e Difret, film dell'etiope Zeresenay Mehari coprodotto da Angelina Jolie, già vincitore del Sundance, che si è aggiudicato il premio del pubblico nella sezione Panorama
L'Orso d'oro e l’Orso d’argento per l’interpretazione maschile vanno al fosco noir Black coal, thin ice di Diao Yinan insieme al premio per il miglior contributo tecnico alla fotografia di Tui na di Lou Ye. Un trionfo cinese a conferma della forte presenza al mercato di questa cinematografia. Importante anche l’affermazione del cinema indipendente Usa che ha visto andare il Grand Jury Prize a Wes Anderson per il godibilissimo The Grand Budapest Hotel. Il talentuoso regista ha inviato un messaggio nel suo stile: “Qualche anno fa a Venezia ho ricevuto il leoncino, a Cannes mi hanno dato la Palme de chocolat, che tengo ancora incartata nel cellophane, finalmente un premio a grandezza naturale, sono veramente contento”. Delude il premio per la regia a Richard Linklater che avrebbe meritato di più