500 milioni di euro d’investimento, 4 milioni di potenziali visitatori, 150 ettari di terreno utilizzato, 2.500 posti di lavoro.
Questi i “numeri” di Cinecittà World, il parco a tema – dedicato naturalmente al mondo del cinema – che sorgerà nel 2011 a Roma sulla Via Pontina, nell’area di Castel Romano.
E non è che l’inizio: il progetto, presentato a Roma, comprende uno sviluppo per fasi progressive che vedrà sorgere, ogni anno fino al 2014, un nuovo “pezzo” di quello che diventerà un vero e proprio “sistema parchi”, come Disneyworld o gli Universal Studios, di fama internazionale.
Dopo Cinecittà World, infatti, verranno costruiti l’area chiamata The Village, resort con alberghi, negozi e ristoranti per gli avventori del parco, Cinecittà World 2, che prosegue e completa l’offerta del fratello maggiore, e infine Cinecittà Natura, un’immensa riserva dove saranno organizzate passeggiate ecologiche ma anche visite sui set, dato che la zona è già da tempo utilizzata come scenario per film.
“L’idea del parco a tema nasce nel 1997, con la privatizzazione di Cinecittà – spiega Luigi Abete, amministratore delegato del principale azionista Cinecittà Entertainment – volevamo valorizzare gli Studios come luogo di produzione, ma anche utilizzare in maniera proficua l’evocativo nome di Cinecittà. L’errore era quello di immaginarne la costruzione in via Tuscolana, il che rendeva il progetto irrealizzabile, sia per la necessità di non confondere la produttività degli studi con l’entertainment sia per l’effettiva mancanza di spazi. Di solito si fa un parco a tema perché si ha del terreno disponibile – continua Abete – noi abbiamo fatto il contrario: abbiamo cercato i terreni che ci servivano per il progetto e li abbiamo comprati”.
I parchi ingloberanno gli studios di De Laurentiis, antichi concorrenti di Cinecittà, e si estenderanno sull’asse Civitavecchia-Fiumicino a 10 km dal Raccordo Anulare, garantendo così un collegamento efficiente con l’EUR e con l’area costiera.
“La cifra dei 4 milioni di visitatori è data dai fatti – prosegue Abete – sono le stime di affluenza registrate dall’Outlet di Castel Romano, non troppo distante dall’area dove sorgeranno i parchi. Credo anzi che la supereremo e andremo in overbooking. Se calcoliamo che un visitatore torna sul luogo in media ogni 18-24 mesi, ecco spiegato il motivo per cui puntiamo a un progressivo ampliamento e rinnovamento dell’offerta”.
“Con lo scopo – fa eco il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti – di riaccendere i motori di un’economia che, quando si riprenderà, dovrà confrontarsi con modelli nuovi, solidi ma anche basati sulla creatività”.
Spetta a Emmanuel Goût, presidente e amministratore delegato di Cinecittà Parchi, descrivere nel dettaglio la struttura di questo nuovo paese dei balocchi, con l’ausilio di slide e di un suggestivo filmato. L’intento è quello di creare una forma d’intrattenimento che sia adatta per tutta la famiglia, sebbene non manchino aree dedicate ai bambini o ai teenager in cerca di “emozioni forti”.
Nella prima sezione del parco, su un terreno di circa 25 ettari, ci saranno attrazioni ad alta tecnologia, ottovolanti reali e virtuali, spettacoli acquatici e spazi dedicati agli effetti speciali del cinema, compreso il 3D. L’aspetto “servizi” è coperto invece da una zona con alberghi, negozi e ristoranti, dove i turisti possono passeggiare e ritrovarsi nelle ore serali, quando i parchi sono chiusi. Si vuole, insomma, spingere il visitatore a fermarsi a Roma più a lungo.
Lo conferma Mauro Cutrufo, vicesindaco di Roma: “Il secondo polo turistico, di cui Cinecittà World è una priorità e che comprende iniziative come l’acquario sotto il laghetto dell’Eur, il rifacimento del ‘waterfront’ di Ostia, il parco a tema sull’Impero romano, la Formula Uno, il nuovo campo da golf vicino alla Nuova Fiera di Roma, ha un orizzonte lungo. Contiamo, nel giro di 6 o 7 anni, di raddoppiare i guadagni provenienti dal turismo, arrivando magari a ospitare le Olimpiadi del 2020. Ma per questo non serve che raddoppi il numero di visitatori, basta solo che si fermino due notti in più.”
Il sindaco di Roma Gianni Alemanno esprime la medesima fiducia nel progetto: “Il fenomeno dei parchi a tema è diffuso su scala mondiale. Ma l’Italia e in particolare Roma è rimasta incredibilmente indietro. La città ha indubbiamente una vocazione turistica, ma l’aspetto storico e monumentale non basta ad affrontare tutta l’offerta. Lavorare sul secondo polo turistico non significa certo affossare il primo, anzi. Diventerà una sinergia: chi viene a visitare i parchi poi si fermerà di più per vedere il Foro Romano o il Colosseo, e viceversa. Inoltre – continua il sindaco – un progetto come questo può aiutare a valorizzare l’altra grande vocazione di Roma, quella verso l’audiovisivo. I bambini che visiteranno il parco potrebbero appassionarsi al cinema e diventare gli attori e i registi di domani”.
Lo stesso Alemanno, assieme ad Abete, ci tiene a sottolineare l’importanza dell’apporto al progetto della precedente amministrazione comunale, ringraziando Walter Veltroni, presente in sala.
La presentazione ha visto inoltre gli interventi di Luigi Torelli, presidente del consorzio per lo Sviluppo industriale Roma-Latina, dell’assessore allo Sviluppo economico, Ricerca, Innovazione e Turismo Claudio Mancini, in rappresentanza della giunta regionale romana, e dello scenografo Dante Ferretti, a cui è stato affidato il compito di rivestire di “magia del cinema” gli ambienti del parco.
Il progetto è promosso da Cinecittà Parchi, società costituita nel 2009 e partecipata per l’80% da Cinecittà Entertainment e per il 20% da Generali Properties. Cinecittà Entertainment fa capo alla IEG Italian Entertainment Group i cui principali azionisti sono Luigi Abete, Andrea e Diego Della Valle, Aurelio De Laurentiis e la famiglia Haggiag.
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