Cinema ed emigrazione in rassegna

Si può parlare di cinema italocanadese? Arrivato alla terza edizione, l’Italian Film Festival di Toronto, fondato e diretto da Fred Lamberti, coadiuvato alla programmazione da Frank Caruso e con la supervisione di Carlo Coen, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Toronto, s’interroga sulla questione. E afferma che “esiste eccome”. Viene prodotto principalmente in Quebec e vede quasi sempre come protagonista Tony Nardi (attore di origine italiana, molto famoso in Nord America, e protagonista con Sabrina Ferilli di Almost America, andato in onda in Italia sulla Rai la scorsa primavera.
Dal 15 al 19 giugno nella città canadese sarà dunque possibile visionare alcuni film che hanno come comun denominatore l’appartenenza a un nuovo “identikit” culturale, come la trilogia di Paul Tana, La Deroute, La Sarrasine e Caffè Italia Montréal che raccontano l’esperienza degli immigrati italiani in Canada, The Uncles di James Allodi, prodotto da Nick Depencier, Bitter Circle di William F. Scott, in prima assoluta, introspettivo dramma poliziesco scritto e prodotto da Frank Caruso.
. Oltre a questi, verranno proposti quindici cortometraggi made in Canada della durata compresa tra i 3 e i 36 minuti e alcuni film italiani scelti tra quelli usciti nel Belpaese tra il 1999 e il 2000, tra cui Branchie, Muzungu, Sono positivo, Sud Side Stori, Prime Luci dell’alba, Il prezzo.