Lo storico Bar Centrale di Cinecittà torna a nuova vita. Questa mattina, alla presenza della Presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia, dell’Ad Nicola Maccanico, di dipendenti, maestranze e addetti alle produzioni esterne, si è tenuta l’inaugurazione dello storico locale di ristoro che si trova all’interno degli Studi di via Tuscolana. Un luogo iconico, pieno di storia, che è tornato a vivere e a funzionare dopo una ristrutturazione che si è appena conclusa. “La riapertura di questo storico bar mi rende felice – ha detto Maccanico- stiamo facendo funzionare sempre meglio Cinecittà, offrendo sempre più servizi ai nostri clienti e a noi stessi. Il bar ci consente di andare ancora più avanti nel creare il giusto ordine tra la parte espositiva – l’esposizione ‘Cinecittà si Mostra’ e il Miac – e la parte industriale, che ha bisogno per sua natura di maggiore riservatezza”.
“C’è poi un elemento simbolico che nel nostro mondo conta tantissimo – continua Maccanico – quando sono arrivato qui, alcuni personaggi del nostro mondo mi hanno raccontato tanti aneddoti, e uno mi ha molto colpito. Allora il bar era chiuso (dal 2017, ndr), e Domenico Procacci – produttore Fandango, mi raccontò che nei primi anni ’90 un amico gli disse: ‘Sai cosa si dice al bar di Cinecittà? Che la Fandango non mangerà il panettone’. Ora, al di là del fatto che quel signore si sbagliava perché la Fandango esiste e gode di ottima salute, quella cosa mi ha dato assolutamente il senso di come il bar di Cinecittà fosse veramente il luogo simbolico dove il Cinema si incontrava, dove il Cinema parlava e dove accadevano delle cose a cui tutti davano credibilità. Per questo ho sempre pensato che fosse veramente importante riaprire il bar, metterlo a disposizione dell’industria e spiegare a tutto il mondo – anche con una piccola cosa come questa che non è stata facile realizzare – che Cinecittà è viva nell’industria cinematografica e tutto quello che è stato così bello in passato potrebbe essere ancora più bello in futuro”.
L’edificio ha un lato delle mura semicircolare, che come altre strutture architettoniche tipicamente razionaliste presenti a Cinecittà firmate dal friulano Gino Peressutti, rimanda chiaramente al tema navale. “Abbiamo cercato di rispettare lo stile architettonico iniziale con cui era stato concepito assieme all’intera Cinecittà negli anni ’30, rivedendolo e attualizzandolo alla luce di oggi, senza perderne però la storia” – spiega l’architetta Fausta Gaetani, presente col suo staff all’evento, dello Studio Gaetani e Moi, che ha curato per due anni la ristrutturazione del bar. “Anche la cura dell’arredamento è andata di pari passo – aggiunge – Abbiamo cercato di sottolineare ancora di più la caratteristica forma circolare della nave, accompagnandola con un divano rosso che ne segue l’outline, sotto le vetrate”.
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