Felice Laudadio, presidente di Cinecittà Holding, insieme al direttore Francesco Gesualdi e all’amministratore delegato Fabiano Fabiani, ha reso noti alla presenza del notaio Tommaso Belli, i nomi degli 6 vincitori del premio Cinecittà Digital 2000, concorso patrocinato dal Dipartimento dello Spettacolo del Ministero per i beni e le attività culturali riservato ai cortometraggi, della durata massima di 15′, realizzati esclusivamente in elettronica.
Sei concorrenti che avranno così la fortuna di mettersi subito al lavoro (lista completa di nomi e titoli in fondo, ndr). A loro disposizione 50 milioni, più l’affiancamento di un tutor produttivo e il supporto tecnico dei partner Apple Computer Italia e Philips, oltre che Kodak, Cinecittà Studios, Sugar Edizioni Musicali, la Scuola nazionale di Cinema e l’Istituto Luce.
Dei sei vincitori, tutti maschi, il più “anziano” è Mauro Spinelli, autore di Il sorriso di Diana, che è nato il 13 ottobre 1965 e di professione, dichiarata, fa il fornaio. Da chi è alla prima esperienza al più navigato: Andrea Zaccarello che ha presentato al concorso Una specie di appuntamento. Ha già all’attivo tre corti, uno dei quali, prodotto da Antea, si è aggiundicato un Nastro d’Argento.
L’età media dei vincitori è attorno alla trentina, con il più giovane Anselmo Talotta, autore di Una seconda occasione, appena ventiquatrenne, iscritto al terzo anno di Fisica all’Università di Pavia.
La giuria, composta tra gli altri da Tilde Corsi, Angelo Guglielmi, Roberto Cicutto, Enzo Porcelli, Riccardo Tozzi e Grazia Volpi, ha così concluso il suo lavoro, iniziato subito dopo l’estate, allo scadere del bando di concorso.
Sono state lette e ampiamente discusse 619 sceneggiature, delle 647 pervenute, quelle cioè che rispettavano l’anonimato, il primo requisito tassativo richiesto dal regolamento.
Ai primi sei vincitori, visto l’elevato livello di qualità degli script pervenuti, si sono aggiunte altrettante opere “di riserva” (leggi lista in fondo, ndr): nel caso si riscontrasse qualche irregolarità nella verifica dei curricula – il concorso è riservato a chi ha realizzato non più di 3 corti e un solo lungometraggio – e anche per fornire maggiore offerta a produttori interessati.
Nel prossimo bando, che scade il 31 maggio 2001, Felice Laudadio ha già proposto tre premi da 100 milioni. Un budget decisamente più adeguato per corti da 15′ realizzati in digitale. Il presidente di Cinecittà Holding, che ha approfittato dell’occasione per presentare le attività e le iniziative per l’anno 2001, si augura di annunciare i prossimi 6 vincitori in occasione della prossima Mostra di Venezia.
I 6 vincitori di Cinecittà Digital |
Ampio, luminoso, vicino metro di Massimo Cappelli. Tutor: il produttore Enzo Porcelli |
Appuntamento al buio di Simone Paragnani. Tutor: la produttrice Laurentina Guidotti |
L’ospite di Guerino Sculli. Tutor: il produttore Roberto Cicutto |
Una seconda occasione di Anselmo Talotta. Tutor: la produttrice Grazia Volpi |
Il sorriso di Diana di Mauro Spinelli. Tutor: il produttore Ricardo Tozzi |
Una specie di appuntamento di Andrea Zaccarello. Tutor: La produttrice Tilde Corsi. |
La lista dei 6 segnalati |
Avanti il prossimo di Augusto Macchetto |
File life di Luigi Marco Antonio Miglietta e Giancarlo Cammarota |
I fuochi di Stefano Maria Bianchi |
Linea d’area di Massimo Angelucci |
Il partigiano di Bruno Di Marcello |
Ritratto di bambino di Iodice e Pirozzi |
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