‘Ciao, Marcello’ – Mastroianni l’antidivo’, in prima serata Rai il docufilm coprodotto da Luce Cinecittà

Fresco di applausi alla Festa del Cinema di Roma 2024, dove è stato presentato lo scorso 17 ottobre, Ciao, Marcello – Mastroianni l’antidivo sbarca finalmente anche sul piccolo schermo: il docufilm va in onda martedì 29 ottobre in prima serata su Rai3, nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della nascita di Marcello Mastroianni (1924 – 1996).

Diretto da Fabrizio Corallo, che ne firma anche la sceneggiatura con Silvia Scola, è una coproduzione Surf Film, Dean Film e Luce Cinecittà, con la partecipazione di Rai Documentari: l’attore, nato a Fontana Liri (FR), figlio di un falegname e di un’impiegata, viene raccontato da un’angolazione inedita e con un tono il più possibile “understatement”, come era nella sua natura. Tra materiali d’archivio, backstage girati sui suoi set, brani di film e video privati, nel film Luca Argentero ne ripercorre la vita avventurosa e la carriera straordinaria con una giovane assistente montatrice (Barbara Venturato).

Marcello Mastroianni nei viali di Cinecittà nel 1960, durante le riprese de ‘La Dolce Vita’

Dagli esordi in teatro con Luchino Visconti (e Vittorio Gassman che lo aiuta con le battute in camerino), in 150 film Mastroianni ha lavorato con tutti i grandi maestri del cinema, da Germi a Visconti, Magni, Risi, Monicelli, Scola, Antonioni e Ferreri. Federico Fellini lo elegge suo alter ego e lo consacra in capolavori come La dolce vita e Otto e mezzo.

Ci sono poi tutte le donne che lo hanno affiancato sul set e nella vita, da Sophia Loren che diventerà quasi una sorella e con cui gira dodici pellicole (da Una giornata particolare a Matrimonio all’italiana) alla moglie Flora Carabella, poi Ursula Andress, Anita Ekberg, Faye Dunaway, Catherine Denevue, le figlie Chiara e Barbara, Anna Maria Tatò. I suoi vizi e virtù, dalla “telefoníte” al cibo, per lui tema “serissimo”. E anche il capitolo, meno noto, di quel musical che volle assolutamente fare con Garinei e Giovannini, Ciao Rudy, dedicato a Rodolfo Valentino. (gp)