Esce con Medusa il 19 dicembre in più di 500 copie l’attesissimo film-reunion del duo comico Boldi/DeSica, coppia comica mattatrice dei cinepanettoni del tempo che fu, omaggiati con diverse battute e riferimenti durante la pellicola. “Dove ci siamo incontrati? – dice il personaggio di Boldi – A Miami? Oppure sul Nilo?”.
Il film però – prodotto, oltre che da Medusa, anche da Indiana, nuova al genere – si adatta un po’ ai tempi, limitando l’umorismo scollacciato, le ragazze seminude e le battute volgari per concedersi perfino qualche momento di riflessione drammatica. Questo non significa che sia un film serio: “Semplicemente – dice Fausto Brizzi che ha collaborato alla sceneggiatura – lo abbiamo ‘purgato’ di tutto quello che poteva somigliare a un cinepanettone troppo vecchio e tradizionale’. “E’ assolutamente un cinepanettone – rassicura De Sica – del resto io ai cinepanettoni devo tantissimo. Solo che prima li facevamo solo noi, adesso li fanno tutti. E’ un film comico di Natale, fatto da due comici, anche se abbiamo cambiato un po’ stile. Siamo meno slapstick e chiaramente l’età non mi permette più di fare il ruolo dello sciupa femmine. Qui c’è una situazione alla Tootsie, un uomo disperato si veste da donna per lavorare, ma non è tanto un discorso di sessualità. E’ proprio l’essere costretti a diventare qualcun altro per vivere, il fulcro della situazione”.
La pellicola segue infatti le vicende di Cesare (De Sica), stimato direttore del Relais Colombo, hotel di lusso di Milano. Con l’arrivo di nuovi soci cinesi intenzionati a rivoluzionare tutto, Luciana (Regina Orioli), figlia di Massimo Colombo (Boldi), storico proprietario dell’hotel in sedia a rotelle, licenzia per primo proprio il direttore. Cesare, rimasto senza lavoro, scopre che Luciana sta cercando per suo padre una badante, ed è disposta a spendere 5000 euro al mese pur di arginare il vivace e arzillo Massimo. La prospettiva di uno stipendio così allettante spinge Cesare a candidarsi. Aiutato dal suo amico Marco (Maurizio Casagrande) si traveste da donna e diventa la seducente Lisa che, travolgendo Massimo al primo incontro, viene assunta.
“Di cose insieme ne abbiamo fatte – racconta De Sica – prima ancora di fare cinema suonavamo insieme nelle balere, nei locali, nelle feste di piazza. Massimo suonava la batteria e suo fratello la chitarra, io cantavo. Fino all’incontro nel primo Yuppies. Ora non lavoravamo insieme da dodici anni ma è stato come se non fossero mai passati, abbiamo ricominciato a ballare bene insieme da subito, come Ginger & Fred”. “Siamo sempre rimasti amici – specifica Boldi – se avete sentito dire in giro che abbiamo litigato non è vero. Abbiamo solo preso delle strade artistiche e professionali diverse. Però durante tutti questi anni tutti mi dicevano ‘sì, ma torna con Christian. Che insieme siete un’altra cosa’. Beh, lo abbiamo fatto. Ora però se non andate al cinema e non fate passaparola mi fate veramente girare le scatole”.
Alle riprese ha partecipato il figlio di Christian De Sica, Brando, come co-regista, che però ha preferito non essere accreditato: “Glie l’ho chiesto io di partecipare – dice papà Christian – praticamente in ginocchio. Volevo che ci fosse uno sguardo giovane che guidasse due comici navigati come noi, facendo anche un po’ da guardiano dei toni. Lui non voleva fare la figura del raccomandato e quindi ha deciso che firmerà soltanto il suo prossimo film, che arriverà a breve con Indiana, ma averlo a bordo è stata una festa, un continuo scambio di idee, ogni mattina parlavamo delle scene e il suo apporto era fondamentale”. “Dopotutto – fa eco Boldi – non abbiamo lavorato con tanti registi. Il povero Carlo Vanzina a cui dobbiamo un omaggio, poi Neri Parenti ed Enrico Oldoini. Abbiamo raccontato l’Italia negli anni. Ora un po’ sono contento e un po’ mi intristisco quando le persone di una certa età mi dicono ‘sono cresciuto con i tuoi film’. Mi viene da mandarli a quel paese. Però penso che i nostri film siano passati anche a generazioni più fresche”.
“Credo che al pubblico piacerà – chiude speranzoso De Sica – anche se al momento non ci sono piani per fare altro insieme. Certo non lo escludo. Mi piacerebbe fare a teatro ‘Polvere di Stelle’ con Lunetta Savino, che è parte del cast. Mi piacerebbe che il film portasse il pubblico ad amare di nuovo il cinema italiano, che ultimamente è un po’ debole”.
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