‘Che abbiamo fatto a Dio?’ nuova commedia campione d’incassi dalla Francia

La commedia del regista Philippe de Chauveron con Christian Clavier e Chantal Lauby, sbanca al botteghino con 4,6 milioni di spettatori


Dopo Benvenuti al nord e Quasi amici è ancora una storia sui pregiudizi – stavolta una famiglia multietnica – il nuovo successo del cinema francese. ‘Qu’est ce-que on a fait au bon Dieu?’ (Cosa abbiamo fatto al buon Dio?), commedia del regista Philippe de Chauveron con Christian Clavier e Chantal Lauby, sbanca al botteghino con 4,6 milioni di spettatori nelle prime tre settimane di programmazione in 621 sale di Francia (che poi sono diventate 660) e si piazza all’ottavo posto della top 10 mondiale dei film che hanno prodotto più incassi lo scorso week end, raccogliendo 11 milioni di dollari (8 milioni di euro).

Già al primo giorno in cartellone, lo scorso 16 aprile, il film di De Chauveron era in testa al box office, con 201.000 biglietti staccati, superando anche ‘Quasi amici’ (2012) di Eric Toledano e Olivier Nakashe – storia sull’amicizia tra un tetraplegico ricco (Francois Cluzet) e un disperato di colore della banlieue (Omar Sy) – record d’incassi in Francia e in tutta Europa, tra i film più visti di tutti i tempi, che al suo debutto aveva staccato ‘solo’ 191.342 biglietti. Ma aveva poi recuperato, raggiungendo i 5 milioni di entrate nelle prime due settimane e 19.440.920 totali.

Il film racconta di una coppia borghese cattolica, molto ‘vieille France’, i Verneuil, che deve superare i propri pregiudizi razziali di fronte alle scelte delle quattro figlie di sposarsi con ragazzi immigrati (un musulmano, un ebreo e un cinese). “E’ un tema che riguarda un po’ tutti – osserva la regista Daniele Thompson, che ha scritto le sceneggiature di grandi film come La grande Vadrouille, Il tempo delle mele, La regina Margot -. L’essenziale in una commedia è che sia divertente. Qui Clavier veste i panni di un bravo padre di famiglia che ha qualche difetto: ha un leggero razzismo, ma pacifico. E durante la storia il protagonista si redime e cambia i propri principi. E’ una sceneggiatura molto moralista. Tutto è bene quel che finisce bene”. Questo successo riconferma la buona salute del cinema francese che nei primi quattro mesi dell’anno ha registrato un incremento del 17% del numero di spettatori (10 milioni) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Inoltre, secondo le ultime cifre Rentrak, i tre film con i più forti incassi Oltralpe dall’inizio del 2014 sono francesi: in testa c’è ‘Supercondriaco’ di Dany Boon, seguito da ‘Cosa abbiamo fatto al buon Dio?’ e da ‘I tre fratelli 2’ di Didier Bourdon.

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06 Maggio 2014

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