BERLINO – Charlotte Rampling e Tom Courtenay, coppia di straordinari veterani della scena, sono i bravissimi protagonisti di 45 years del britannico Andrew Haigh. Una storia pressoché perfetta, specialmente grazie alla finezza interpretativa dei due attori, nel ruolo di una coppia che sta per festeggiare il 45° anniversario di matrimonio. Ma i preparativi della festa nella placida quiete di un villaggio di campagna sono funestati dall’arrivo di una lettera indirizzata all’uomo. Cinquant’anni prima aveva amato una ragazza svizzera, Katya, morta in un incidente di montagna. Ora il corpo di lei viene ritrovato dentro un crepaccio, perfettamente conservato dal ghiaccio. E gli equilibri si spezzano, anche perché c’è un segreto che il marito non ha mai confessato alla moglie e che ha influito sulle sue decisioni. Lei lo scoprirà nello scorrere dei giorni (tutto si svolge dal lunedì al sabato), mentre le sue certezze vacillano e vengono via via messe in crisi dal confronto col fantasma dell’altra. Adattamento cinematografico di un breve racconto di David Constantine, intitolato In Another Country, il film è uno studio psicologico di grande finezza sui turbamenti di una coppia ormai avanti negli anni ma che si ama ancora, anche fisicamente, nonostante l’età e gli acciacchi. Se non fosse per quel ritorno del rimosso.
Del Brocco, AD di Rai Cinema: "Il film di Rosi, in concorso alla Berlinale, porterà nel cuore dell’Europa immagini e sentimenti utili ad arricchire la riflessione sui nuovi fenomeni migratori"
Il 66° Festival di Berlino si svolgerà dall'11 al 21 febbraio 2016. L'edizione 2015 si è chiusa con un bilancio positivo: 334.000 biglietti venduti e un nuovo record di presenze
L'interprete di Vergine giurata festeggiata da Volker Schloendorff, che l'ha paragonata a Monica Vitti, nel corso del tradizionale gala italo-tedesco a Berlino
"E' l'Iran - dice il regista, Orso d'oro della Berlinale - a far interferire la politica nel cinema". E sulle possibili conseguenze del premio: "Sono libero su cauzione, per me è sempre possibile finire in carcere"