Nominato il Comitato scientifico della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia. Fanno parte dell’organismo: Gianni Canova, con funzioni di Presidente; Andrea Appella; Margherita Gina Romaniello; Nicola Guaglianone; Armando Fumagalli (su designazione del Ministero dell’Economia e delle finanze); Giacomo Manzoli (su designazione del Ministero dell’Università e della Ricerca); Pietro Sarubbi (su designazione del Ministero dell’Istruzione e del merito). Il Comitato resterà in carica quattro anni, a decorrere dal 29 gennaio e i membri possono essere riconfermati per non più di due volte.
Con il decreto legge Pa2, convertito in legge a inizio agosto 2023, il Governo aveva disposto la modifica dello statuto della Fondazione Centro sperimentale di cinematografia e la conseguente decadenza del cda in carica nel momento in cui fosse subentrato il nuovo organismo nominato con le regole aggiornate dal Dl. Nel dettaglio, il nuovo statuto è intervenuto sulle attività di ricerca e sperimentazione e di alta formazione, specificando che riguardano “i nuovi linguaggi e le tecniche di produzione innovative del cinema e della produzione audiovisiva, quali la realtà virtuale, la realtà aumentata, le tecniche e le modalità di fruizione del cinema immersivo, le interazioni con il linguaggio e la narrazione dei videogiochi, le implicazioni e intersezione della produzione e fruizione cinematografica e audiovisiva con l’intelligenza artificiale” mentre le norme vigenti più sinteticamente facevano riferimento a “nuovi criteri, metodi e tecnologie” e ai “linguaggi innovativi, in tutti i campi connessi alla cinematografia ed agli audiovisivi”; attraverso modifiche all’articolo 5, la soppressione della figura del direttore.
La norma contenuta nel Dl Pa2 poi stabilisce che i compensi degli organi sono stabiliti con decreto del Ministro della cultura e del Ministro dell’economia e delle finanze, a valere sulle risorse assegnate alla Fondazione ai sensi dell’articolo 27, comma 3, lettera c), della legge 14 novembre 2016, n. 220. Inoltre, attraverso una modifica dell’articolo 6, viene previsto l’aumento dei componenti del Consiglio di amministrazione che, oltre al Presidente, sarà composto da 6 membri invece che da 4. Infine, il Consiglio di amministrazione non delibera più le indennità spettanti ai componenti degli organi bensì si limiterà a deliberare una proposta dei compensi da erogare da sottoporre al Ministro della cultura e il Comitato scientifico non sarà più composto dal Presidente e da cinque esperti bensì da sei componenti di cui tre designati dal Ministro della cultura, uno dal Ministro dell’università e della ricerca, uno dal Ministro dell’istruzione e del merito ed uno dal Ministro dell’economia e delle finanze.
In autunno, il ministero della Cultura aveva poi formalizzato la nomina del presidente e del nuovo consiglio d’amministrazione del Centro che è entrato formalmente in carica (con la pubblicazione del decreto del ministro Gennaro Sangiuliano) il 24 ottobre. Il presidente è Sergio Castellitto, affiancato nella gestione dell’ente dai sei membri del cda rinnovato: tre indicati dal MiC (Pupi Avati, Giancarlo Giannini e Cristiana Massaro) oltre a Mauro Carlo Campiotti (indicato dal Ministero dell’Economia e delle finanze), Andrea Minuz (per il Ministero dell’Università e della Ricerca) e Santino Vincenzo Mannino (per il Ministero dell’Istruzione e del merito).
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