“Spero e mi auguro che Venezia sia non solo una grande celebrazione di storie, ma anche del nostro modo di essere tutti vicini e connessi”. Lo dice in un’intervista al settimanale ‘Grazia’ Cate Blanchett, la 51enne attrice australiana che a settembre guiderà la giuria della 77esima Mostra di Venezia. “Lo staff della Mostra del cinema di Venezia è stato incredibilmente creativo nel cercare modi per rendere possibile questa edizione. Il festival – dice Blanchett – sarà molto inclusivo, un incrocio fra Asia, Europa e Americhe. Inoltre mai come ora l’industria del cinema è centrale nelle nostre vite. Divorare libri, serie tv, podcast, film è stato quello che ci ha tenuti vivi in questo periodo. L’intrattenimento ci ha dato una prospettiva, ci ha infuso fiducia”.
Blanchett è anche la protagonista di Stateless, la serie che denuncia il lato oscuro dei campi di rifugiati in Australia, in onda su Netflix dal 9 luglio. Si tratta di una serie basata su storie e vicende reali e a questo progetto la diva ha lavorato per cinque anni. A ‘Grazia’ confida qual e stata la sfida più grande in quest’avventura di sceneggiatrice, produttrice e interprete: “Non smettere di essere testarda e cercare la forma giusta per raccontare una situazione al limite. Dopo tante ricerche e interviste, inoltre, dovevamo capire quali delle storie raccolte avrebbero avuto senso e sarebbero state emblematiche anche con il passare del tempo. Più andavamo avanti e più il racconto aveva un valore internazionale”. E interpellata se il suo ruolo di ambasciatrice dell’Unhcr, l’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati, sia stato una molla per il suo lavoro, risponde: “La spinta è venuta dall’essere australiana e dal voler sapere che cosa stesse accadendo ai rifugiati. Sono sempre orgogliosa del mio Paese, ma mi vergognavo nel vederlo protagonista di una simile vicenda”. “Volevo più consapevolezza, svelare che cosa ci può essere dietro certe politiche sugli stranieri”, conclude.
La critica cinematografica alla guida della Settimana Internazionale della Critica di Venezia, prende il posto di Giona Nazzaro, passato a dirigere il Festival di Locarno. Entra nella commissione di selezione Enrico Azzano
Il Cinema Farnese della Capitale ospita, fino a mercoledì 23 settembre, i film presentati alle GdA della Mostra di Venezia appena conclusa. Presenti alcuni autori: tra cui, Elisabetta Sgarbi, Giorgia Farina, Rezza-Mastrella
Le giovani attrici intervistate nell'ambito della prima edizione del ciclo di incontri con talenti del futuro organizzati da CinecittàNews e Cinemaitaliano.info. Gli appuntamenti, che hanno avuto luogo - dal vivo - all'Italian Pavilion sono ancora disponibili sul sito www.italianpavilion.it
Il Leone d'oro Nomadland di Chloé Zhao con Frances McDormand uscirà in sala con Disney, probabilmente nel 2021 in prossimità degli Oscar di aprile, in sala in Italia anche il Leone d'argento Gran premio della giuria Nuevo Orden di Michel Franco, acquisito da I Wonder Pictures