Carolina Crescentini mamma ossessionata dall’irresistibile psicologo Nino Frassica

L’attrice protagonista di 'Come far litigare mamma e papà' di Gianluca Ansanelli: insieme a Giampaolo Morelli e Valentina Barbieri accompagnano a #Giffoni54 l’anteprima del film. Nel cast, nel ruolo del figlio, Andrea Condé, insieme a Elisabetta Canalis e Luca Vecchi. L’uscita al cinema l’11 settembre


GIFFONI – Esiste la famiglia perfetta? Per qualche bambino è un incubo, per qualcun altro un sogno, ma quest’ultima possibilità Gabriele (Andrea Condé) non la tollera proprio perché la sua idea di felicità vive nella separazione dei suoi genitori, opportunità pensata perché “avere due famiglie” significa raddoppiare tutto, e per “tutto” s’intendono vacanze, regali, e paghette – naturalmente con il tratto ironico del caso, libero da qualsiasi compromissione con le complessità che può invece comportare nella vita reale.

Il concetto de La mia famiglia a soqquadro – film scritto e diretto da Max Nardari, ispirazione di Come far litigare mamma e papà – restituisce perfettamente l’ironia della vicenda di Miriam (Carolina Crescentini) e Stefano (Giampaolo Morelli), mamma e papà di Gabriele, che incontriamo in questo “adattamento” della storia cinematografica del 2017, questa volta diretta da Gianluca Ansanelli, per cui “alla base del racconto c’è un meccanismo semplice di cui la commedia si nutre da sempre: il ribaltamento della normalità”: l’anteprima a #Giffoni54.

“Sono una mamma apprensiva…” ammette Crescentini del suo personaggio. “Miriam tende a essere perfetta, è ossessionata da manuali di psicologia, di cui è autore il personaggio dell’ irresistibile Nino Frassica (Raffaele Di Nardo): Miriam è maniacale, fa di tutto per essere speciale, ma dovrebbe farsi un esame di coscienza. La formazione di noi genitori, nel film, avviene grazie ai bambini e una relazione funziona se si è onesti prima con se stessi”.

Secondo Giampaolo Morelli, rispetto alla coppia, “in passato si tendeva di più a procedere per forza insieme, ottusamente, mentre adesso si riesce anche ad avere un punto di vista allargato, più sano, altrimenti si tende solo a un malessere. Un altro tema importante del film è la disparità dei ruoli nella coppia: qui è la moglie ad avere un lavoro meglio retribuito, qualcosa che, quando succede, a noi maschi fa sentire sminuiti; per come siamo stati educati, si pensa di aver poco valore. I nuovi equilibri sono difficili da raggiungere, c’è difficoltà da entrambe le parti: invece, noi maschi a volte ci sentiamo un po’ odiati, perché pensi di non valere agli occhi di tua moglie, se per esempio hai un ruolo socialmente più basso. Il film sarà appagante per grandi e piccoli”.

Le coccole, le cure, la complicità sono gli ingredienti della famiglia di Gabriele, non solo nei suoi confronti, ma proprio tra mamma e papà: che trappola, per lui! Soprattutto quando Miriam e Stefano gli annunciano che… desiderano trasferirsi fuori città per aprire un agriturismo: questo è troppo per lui, che decide di rimboccarsi le maniche e, in affiatamento con la sua amichetta del cuore, Rebecca, stende un piano quasi diabolico per far saltare tutto, insidia non così infantile per la dinamica di una coppia, scossa dalla crisi. Per Valentina Barbieri, “il film non prende una posizione su cosa sia giusto e cosa sbagliato, vuole sensibilizzare. Io sono una zia rock, si evince dal look e dalle canzoni che ascolto, ma sono anche dolce e apprensiva con un nipote che cerco di rimettere sulla retta via” e poi, magia della fantasia “mi sono ritrovata ad avere una sorella (Crescentini), cosa che non è così nella vita: il film mi ha dato la possibilità di immedesimarmi nella sorellanza”.

Per il regista, “la sfida di questo film consiste nel rendere armonico questo mix di toni fra aduli e bambini, fra commedia e dramma sentimentale. La realtà viaggia molto più veloce della nostra capacità di adeguarci, continuiamo a pensare con il modo di qualche decennio fa ma i bambini di oggi sono più smaliziati e adattabili. I genitori di Gabriele sono innamorati e maniacali: durante il film però lui si rende conto della perdita” spiega Ansanelli che, connettendo il discorso alla vita reale, riconosce ci sia “’il momento in cui devi affermare te stesso, negando quello che ti dicono i tuoi, e c’è un momento in cui è sano staccarsi. La ribellione è un percorso naturale ed è sano ci sia. Il personaggio di Carolina è molto apprensivo, ma alla fine dovrà fare un passo indietro anche se… la troveremo dietro un cannocchiale…”.

Come far litigare mamma e papà esce al cinema dall’11 settembre, distribuito da Warner Bros. Pictures: nel cast, anche Elisabetta Canalis (Amalia), Luca Vecchi (Oreste).

 

 

 

 

 

 

 

 

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