Oltre al già annunciato Il sud è niente di Fabio Mollo, in concorso ad Alice nella città, Istituto Luce Cinecittà è presente al Festival di Roma con due film che presto distribuirà: fuori Concorso il lungometraggio di finzione Il venditore di medicine di Antonio Morabito e in Prospettive Doc Italia il documentario di Marco Santarelli Lettera al Presidente.
Il venditore di medicine, una produzione Classic, Peacock Film, con il contributo del MiBAC e Rai Cinema, è interpretato da Claudio Santamaria, Evita Ciri, Ignazio Oliva, Isabella Ferrari.
Il film affronta le dinamiche sociali e di potere dell’Italia del nostro tempo attraverso le vicende di Bruno, un informatore medico disposto a tutto, a corrompere, a ingannare, a tradire la fiducia delle persone a lui più vicine, pur di mantenere il suo posto di lavoro e il suo stile di vita agiato. Bruno, apparentemente mostruoso, non è altro che il risultato della società che lo circonda: ne incarna le contraddizioni, la corruzione, l’impunità.
Come suggerisce il titolo, Lettera al Presidente attinge a un patrimonio inestimabile e mai studiato: l’archivio della Presidenza della Repubblica che conserva migliaia di istanze e lettere che i cittadini italiani hanno scritto ai loro Presidenti. Si racconta, quindi, l’Italia del dopoguerra, della ricostruzione, del boom economico, con le sue luci ed ombre. Un viaggio fatto di storie di vita, dure e drammatiche, ma anche di tanti sogni, che ci presenta l’Italia di ieri da un punto di vista inedito.
Lettera al Presidente prende avvio dalla festa della Repubblica, il 2 giugno di quest’anno, quando i giardini del Quirinale, come tradizione, si aprono al pubblico. Tra i visitatori vi sono tre signori che nel lontano 1969, nei giorni emozionanti dello sbarco sulla Luna, scrissero, allora ragazzi, una lettera al Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat, chiedendo che li aiutasse ad andare su Marte.
L’autore di Lettera al Presidente, Marco Santarelli ha firmato in precedenza Scuola media, documentario girato nella scuola media Luigi Pirandello di Taranto che ha vinto il premio UCCA al 29° Torino film Festival. Con il corto di fantascienza Un mondo meglio che niente, ha avuto la menzione speciale della giuria al 3mo TFF e sempre nel 2012 ha diretto Milleunanotte, girato nel carcere di Bologna Dozza e con il quale ha partecipato in concorso all’edizione 2012 del Festival di Roma.
Luce Cinecittà compartecipa inoltre al restauro di Germania Anno Zero di Roberto Rossellini, con CSC – Cineteca Nazionale, Fondazione Cineteca di Bologna, Co-production office all’interno del Progetto Rossellini. La proiezione costituirà evento speciale nel contesto delle retrospettive del CSC – Cineteca Nazionale.
"Il preconsuntivo del 2013 - ha dichiarato il presidente Paolo Ferrari - si è chiuso in pareggio, dimostrando una gestione estremamente attenta ai costi e riuscendo contemporaneamente a condurre un’edizione di buon livello"
Gli interventi di Martha Capello, Lidia Ravera, Flavia Barca e Eugenio Patanè
Il ministro: "Siamo disponibili a discutere quelle azioni organiche e coerenti, richieste dal presidente Zingaretti, in grado di garantire il miglior futuro della manifestazione”
Il presidente della Regione Lazio: “Così si rafforzerebbe l'autorevolezza della Fondazione Cinema per Roma. Inoltre maggiore collaborazione con il Festival della Fiction”. La risposta del ministro Bray