Il festival di Cannes bandisce ufficialmente i selfie sul red carpet, il che si va ad aggiungere alla dura misura presa qualche mese fa da Thierry Fremaux che eliminava le proiezioni stampa anticipate prima della première ufficiale.
Il delegato generale lo ha spiegato in un’intervista con ‘Le film français’ e, riportata dall’’Hollywood Reporter’: “La pratica – dice Fremaux, riferendosi non solo al pubblico che cerca di ‘selfarsi’ con le star ma anche alle star stesse, che spesso usano il telefono per ritrarre un momento particolare della cerimonia – interferisce con l’esperienza del red carpet e con l’intero Festival”, aggiungendo che volgarizza la ‘grandeur’ di Cannes e, a livello pratico, rallenta il traffico sul carpet, con code bloccate dietro alle celebrità che si autoritraggono sul tappeto rosso. Fremaux si è sempre dichiarato ‘anti-selfie’ definendo la procedura ‘ridicola e grottesca’, e già negli anni passati aveva fortemente invitato tutti a evitarla, ma con scarsi risultati.
Nel team dei selezionatori troviamo l'italiano Paolo Bertolin, già attivo come consulente della Mostra di Venezia, insieme a Anne Delseth, Claire Diao, Valentina Novati e Morgan Pokée.
Le vie del cinema da Cannes a Roma e in Regione si volgerà al cinema Eden e Giulio Cesare. Alcune repliche previste anche al cinema Palma di Trevignano e al multisala Oxer di Latina
Teodora Film distribuirà in Italia Girl di Lukas Dhont e Woman at war di Benedikt Erlingsson. Il primo, presentato nella sezione Un Certain Regard, ha conquistato la Camera d’Or, mentre Woman at War è stato presentato alla Semaine e ha convinto la stampa internazionale
Doppio premio per l'Italia, che esce benissimo da questo 71° Festival di Cannes: all'attivo, oltre ai premi a Marcello Fonte e Alice Rohrwacher anche quello a Gianni Zanasi e al documentario La strada dai Samouni di Stefano Savona. La giuria di Cate Blanchett ha schivato le trappole del gender firmando un verdetto sostanzialmente condivisibile