Busto Arsizio

Uno dei film più controversi e incompresi di Francis Ford Coppola, Un sogno lungo un giorno, ambientato a Las Vegas ma girato interamente in teatro di posa grazie anche allo straordinario lavoro di Vittorio Storaro, è al centro dell’omaggio che il Busto Arsizio Film Festival rende al cineasta americano, autore di capolavori come Il padrino e Apocalypse now: sabato 9 aprile, in chiusura della manifestazione, Coppola sarà ospite della cittadina lombarda, incontrerà i giornalisti e svelerà i segreti della lavorazione del suo nuovo film, il futuribile e colossale Megalopolis.

Busto Arsizio, che all’inizio di quest’anno ha inaugurato in grande stile alla presenza del ministro dei Beni Culturali gli Studi 263, polo innovativo per l’animazione digitale dove è attualmente al lavoro l’equipe del cartone su Anna Frank, nutre un’attenzione particolare per le tecnologie e gli effetti speciali, come dimostra anche l’omaggio al mago della creazione Carlo Rambaldi, vincitore di tre premi Oscar e papà di E.T.

Ma al festival hanno voluto partecipare, tra gli altri, anche Ornella Muti, Mario Monicelli, Anna Galiena e lo scenografo Osvaldo Desideri.

Non mancano le competizioni, dal concorso per sceneggiature che vede Carlo Lizzani a presiedere la giuria, al concorso Made in Italy, che propone una selezione di opere italiane, tra cui L’iguana di Catherine Mac Gilvray,
Tartarughe sul dorso di Stefano Pasetto, Concorso di colpa di Claudio Fragasso, Guardiani delle nuvole di Luciano Odorisio, Raul di Andrea Bolognini.

Altre info sul sito www.bafilmfestival.it