Esce il 17 gennaio con Medusa Film e Picomedia il nuovo film del prolifico Volfango De Biasi, che torna in sala ad appena tre mesi dall’ultima uscita, il drammatico-sentimentale Nessuno come noi. Stavolta si tratta di una divertente commedia, L’agenzia dei bugiardi, ispirata al successo francese Alibi.com ma, garantisce il regista che è anche autore dello script insieme a Fabio Bonifacci, “cambiato al 70%”.
Proprio negli incastri pressoché perfetti della sceneggiatura risiede uno dei punti di forza del film, oltre che nell’idea di base che ricorda anche vagamente un altro film francese assai divertente, Il truffacuori: il seducente Fred (Giampaolo Morelli), l’esperto di tecnologia Diego (Herbert Ballerina) e l’apprendista narcolettico Paolo (Paolo Ruffini), sono i tre sono i componenti di una diabolica e geniale agenzia segreta che fornisce alibi ai propri clienti e il cui motto è “Meglio una bella bugia che una brutta verità.”
Ma Fred si innamora di Clio (Alessandra Mastronardi), paladina della sincerità a tutti i costi, alla quale quindi non può svelare qual è il suo vero lavoro. La situazione si complica quando Fred scopre che il padre di Clio, Alberto (Massimo Ghini) è un suo cliente, che si è rivolto all’agenzia per nascondere alla moglie Irene (Carla Signoris) una scappatella con la sua giovane amante Cinzia (Diana Del Bufalo).Accidentalmente, per una distrazione di Alberto, si ritroveranno in vacanza tutti insieme: Irene, Clio, Alberto e Cinzia in una situazione esplosiva.
Ma i riferimenti sono tantissimi, dalle scorrettissime commedie dei Fratelli Farrelly a Ghostbusters passando per l’indimenticabile I mostri di Dino Risi e in particolare l’episodio Che vitaccia! riecheggiato dall’irriducibile monsignore tifoso di Antonello Fassari. “Univo fili rossi alla ricerca di un puzzle perfetto – scherza De Biasi – ma soprattutto contano gli attori e devo dire che anche se su un film che parla di bugie sembra pernicioso mi sono trovato benissimo con il mio cast. Immaginare trucchi e bugie era divertente, è una cosa con cui abbiamo a che fare fin dall’infanzia e poi si rischia di prenderci gusto. Il film francese era più giovanilista, noi lo abbiamo adattato alla nostra sensibilità. Ad ogni modo, credo sia valido qualunque riferimento e qualunque interpretazione, che io le abbia inserite volontariamente o meno”.
“Deve essere un servizio che costa molto – ci gioca su Morelli – quello di coprire le bugie. Ci vogliono documenti falsi, dossier finti e tutto. Il mio personaggio ci tiene molto: vive il trauma della separazione dei genitori e pensa che se il padre avesse saputo mentire meglio lui sarebbe stato più felice. In verità è fragile e ama la verità, forse proprio per questo si innamora di Clio”.
Al momento di rivelare la loro prima bugia, Ballerina e Morelli scherzano insieme, confessando la stessa: “Ho detto a mia nonna che andavo a mangiare da un amico mentre invece andavo all’Aquapark di Guidonia”. Ghini confessa di aver sempre incarnato “l’ipocrisia degli italiani che ci porta avanti da millenni, ma per fortuna ora stiamo facendo dei passi avanti, ogni tanto siamo meno politicamente corretti e questo ci fa uscire dai canoni, un po’ come fanno inglesi e francesi, che così rafforzano la loro comicità”. “Sono meno assolutista di Clio – dice Alessandra Mastronardi – ma proprio per questo è stato divertente incarnarla”, mentra l’altra protagonista Diana Del Bufalo, compagna nella vita di Ruffini, definisce il suo personaggio “una romantica con un sogno – quello di diventare una rapper – che alla fine porta a termine il percorso. Non sono brava a fare rap, meno che mai il freestyle, ma proprio per questo faccio ridere quando ci provo”. Bisticcia poi scherzosamente con il fidanzato che la definisce “interesse” amoroso, specificando che “sono quattro anni che stiamo insieme e mi sono anche quasi rotta”. Ruffini la prende sportivamente e celebra invece il successo della “concorrenza”, ovvero Non ci resta che il crimine di Massimiliano Bruno, al top oggi nella classifica degli incassi, definendosi poi “un non bugiardo che però ama le ‘bugie’, nel senso di favole e anche nel cinema che mente 14 volte al secondo. Non ho mai tirato la barba a Babbo Natale e credo anche negli alieni. Qualche volta addirittura ai politici”. Ballerina torna alla carica sottolineando che “una volta tanto non faccio il ruolo del deficiente ma anzi sono una testa, un esperto di sistemi e infatti ho studiato in America con gli hacker, ma anche con gli acari”, donando una goccia del suo irresistibile umorismo nonsense. Nel cast della pellicola, girata in Puglia, anche il cantante Raiz, nei panni di un Rom che, per sua definizione “parla un linguaggio stereotipato, ma quando siamo andati a girare nei veri campi Rom parlavano tutti abbruzzese e pugliese”. Il film fa uso esplicito del product placement per i prodotti Lacoste e Colmar e lancia inoltre il nuovo singolo di Valentina Parisse, ‘Tutto cambia’.
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