Bruce Willis non avrà un “gemello digitale”. Alcuni giorni fa si era diffusa la notizia che l’attore sessantasettenne, che aveva annunciato il ritiro a marzo scorso perché colpito da afasia, avesse venduto i diritti del suo viso a Deepcake, una società di deepfake russa, per la creazione di un suo “gemello digitale” che potesse sostituirlo sullo schermo. Nel weekend, invece, la BBC ha riportato la dichiarazione di un portavoce dell’attore che nega che sia stato stretto qualsiasi tipo di accordo con la società in questione perché “Bruce non potrebbe vendere nessun diritto a nessuno, quei diritti sono suoi per definizione”.
Le società deepfake usano l’intelligenza artificiale per creare simulazioni realistiche di personaggi famosi e un deepfake di Willis era comparso in una pubblicità per un’azienda russa di telecomunicazioni lo scorso anno. Mentre Deepcake sostiene di aver lavorato con l’attore per lo spot, l’entourage di Willis non lo ha confermato alla BBC. Intanto la settimana scorsa James Earl Jones ha ceduto i diritti delle sue tonalità Darth Vader per Star Wars a Respeecher, un’altra società di intelligenza artificiale, spiegando che si sarebbe ritirato dal ruolo e avrebbe consegnato il testimone grazie alla tecnologia.
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