Li chiamano i “cow-gay” e loro non si offendono. Heath Ledger e Jake Gyllenhaal, giovani star in ascesa, sono i protagonisti di Brokeback Mountain, il western dichiaratemente omosessuale di Ang Lee presentato oggi in concorso. Il film (distribuito da BIM) è ispirato fedelmente al racconto di una giornalista da Pulitzer, Annie Proulx, che lo pubblicò per la prima volta nel ’97 sul prestigioso “New Yorker” e in seguito in una raccolta di storie del selvaggio Wyoming. Ambientato all’inizio degli anni ’60, narra l’amore tra due giovani guardiani di bestiame che, relegati per un’intera stagione su una montagna inaccessibile, che diviene una sorta di luogo magico, scoprono di desiderarsi e poi di amarsi, rifiutano quell’attrazione, si perdono di vista, ma finiscono per ritrovarsi e attraversare l’intera vita cercandosi senza riuscire però a costruire una relazione “normale”. Non si sentono, o non vogliono sentirsi, gay: entrambi si sposano, hanno dei figli, dissimulano in un ambiente tanto maschilista da arrivare a evirare e uccidere un ranchero che ci ha provato con un altro uomo.
Il film è piaciuto a Franco Grillini, dell’Arcigay, che l’ha definito una storia d’amore senza steccati ma ha anche ricordato come le “punizioni” contro i gay non siano purtroppo retaggio di un’omofobia ormai sorpassata: un ventenne è stato crocifisso in America pochi anni fa per la stessa “colpa”.
Anche il taiwanese d’America Ang Lee, ormai consacrato dall’Oscar per La tigre e il dragone, insiste sul valore universale di una storia “romantica e dolorosa” e dà molto del merito alla scrittrice, capace di restituire benissimo il clima di un’epoca e di un ambiente. Ma ammette un certosino lavoro di studio e preparazione servito anche a combattere stereotipi inverati, quelli del Far West, al cinema e fuori: Brokeback Mountain è a tutti gli effetti il primo western omosessuale esplicito della storia del cinema. Conferma lo sceneggiatore Larry McMurtry, mentre i due attori non temono di intaccare la loro fresca popolarità con un ruolo scomodo. Ledger, col suo sorriso impagabile, è addirittura una delle star del festival, dove porterà Casanova di Lasse Hallstrom e I Fratelli Grimm.
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