Bray: proposte per l’intero settore condivise da tutti

Il ministro: “Si è aperto un dialogo con tutti i soggetti che non si deve più interrompere, grazie a una modalità di lavoro che è cominciata con il nostro incontro all’ultima Mostra di Venezia"


“E’ un dialogo con tutti soggetti che non si deve più interrompere e così arrivare a concrete proposte per l’intero settore condivise da voi tutti, grazie a una modalità di lavoro che è cominciata con il nostro incontro all’ultima Mostra di Venezia. Da tempo il comparto dell’audiovisivo non aveva la possibilità di confrontarsi”. Di fronte a una platea affollata, presenti all’Auditorium Parco della Musica i rappresentanti e gli esponenti del settore cinema, il ministro Massimo Bray così commenta i lavori della prima fase, tenutasi il 5 novembre al Centro sperimentale, della Conferenza nazionale del cinema (Cnc) promossa dal MiBACT, esprimendo soddisfazione per la qualità del dibattito e dei temi emersi.

Il ministro, che all’inizio del suo intervento cita Godard, invita a prestare grande attenzione alle nuove piattaforme distributive del prodotto cinematografico, le cosiddette sale virtuali, facendo tesoro delle esperienze europee. “Sappiamo che ci sono pubblici diversi per prodotti diversi che vanno tutti soddisfatti e il momento creativo è la sfida inevitabile per confermare e rafforzare l’eccellenza produttiva italiana. L’intervento pubblico non deve più porsi come dativo, ma pienamente interattivo per lo sviluppo del comparto”. E il ministro, leggendo un messaggio a lui giunto via facebook da parte di uno dei partecipanti della Conferenza del 5 novembre, conclude con il proposito che questi ‘Stati generali’, con la formula adottata, abbiano cadenza regolare.

In apertura dei lavori il dg Cinema Nicola Borrelli ha ricordato che alla prima parte della Cnc hanno partecipato, iscrivendosi, 295 persone di cui 213 sono intervenute. Dai tre tavoli – “Cinema: industria culturale”, “Struttura, operatori del mercato e nuovi modelli di distribuzione e fruizione” e “Le politiche pubbliche” – sono emerse riflessioni, criticità e proposte che sono state sintetizzate in un documento corposo che è disponibile on line sul sito del MiBACT. Nel frattempo Borelli ha sintetizzato la discussione emersa dai tre tavoli in 5 macrotemi: Sistema industriale dell’audiovisivo, broadcaster e assetti del mercato; Scuola, formazione e patrimonio audiovisivo; Revisione degli strumenti di intervento e nuove risorse; Governance e rapporto Stato/Regioni; Filiera tradizionale, pubblico e nuova modalità di consumo, la rete e il diritto d’autore.
Tra le proposte avanzate figura quella di affidare ad una struttura autonoma la raccolta, conservazione e la salvaguardia del materiale pubblico e privato attualmente sparso in diversi organismi e luoghi (unificare Archivio del Luce e Cineteca Nazionale).

La pirateria è stato un tema presente in tutti e tre i tavoli nel convincimento comune che è un fenomeno che va combattuto con norme precise e con la promozione e l’offerta del dowload legale. Nel 2012 da dieci milioni di terminali in Italia sono stati scaricati contenuti illegali e Francesco Posteraro, commissario dell’Agcom, nel suo intervento ha ricordato che nel luglio scorso è stato approvato uno schema di regolamento e ora, dopo le audizioni pubbliche con i vari soggetti, si attende l’approvazione in sede europea entro la fine dell’anno per essere operativi dai primi mesi del 2014: “L’Agcom agirà solo in seguito a un’istanza di parte e non d’ufficio e non interverremo direttamente sui downloader, ma sui provider che immettono i files in rete”.

Per Silvia Costa, relatrice del programma di fondi di Europa Creativa, “occorre far capire che l’intento non è quello di limitare l’accesso alla cultura ma di trasmettere come il fine sia proprio quello di reinvestire sulla cultura rispettando al contempo chi fa questo mestiere”.
Sono poi intervenuti Uno Gregoretti (Anac), Giulio Scarpati (Sindacato attori), Riccardo Tozzi (Anica), Francesco Bruni (100autori), Lionello Cerri (Anec), Carlo Bernaschi (Anem), Martha Cappello (giovani produttori), Stefano Rulli (Centro sperimentale), Franco Serra (Cartoon Italia) Anna Olivucci (Italian Film Commissions), Flavia Barca (assessore alla Cultura del Comune di Roma), Giovanni Spagnoletti (Afic) Gerardo Panichi (Doc/it).
In sala, tra gli altri, il presidente e il direttore generale della Fondazione Musica per Roma, Paolo Ferrari e Lamberto Mancini, il direttore artistico del Festival Marco Muller e numerosi rappresentanti delle associazioni di categoria.

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09 Novembre 2013

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