Il suo esordio sul grande schermo data 1987, il film era Hunk di Lawrence Bassoff, e da lì quasi una sessantina i titoli interpretati solo per il cinema, oltre a quelli per la tv e l’attività da produttore.
Brad Pitt, 60 anni nel dicembre del prossimo anno, è protagonista di un’intervista sulle colonne del numero di luglio/agosto di “GQ”, a cui ha rivelato di pensare al ritiro dalle scene: “Penso di essere arrivato all’ultimo tratto, il semestre o trimestre finale. Cosa racconterà questo capitolo? Come voglio strutturarlo?”, ha dichiarato alla giornalista Ottessa Moshfegh.
L’attore, premio Oscar, è certamente molto impegnato in qualità di produttore con la casa di produzione Plan B Entertainment: stanno lavorando all’adattamento del romando Donne che parlano di Miriam Toews; il lungometraggio sarà diretto da Sarah Polley. “È un film profondo come nessun altro realizzato in questo decennio”: ha spiegato Pitt, prossimo a tornare comunque in prima persona sul grande schermo con l’atteso Bullet Train di David Leitch, un crime ambientato nel Giappone moderno.
Il film, debutto in lingua inglese di Ariel Escalante, basato su una sceneggiatura originale di Jay Holmes, è ambientato nel duro West americano di fine Ottocento
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L'attore, famoso per il ruolo di Dawson Leery in Dawson’s Creek, ha recentemente rivelato di aver ricevuto una diagnosi, ma si esprime con parole positive