Azione, adrenalina, humour per un film corale su un gruppo di assassini diversi tra loro, tutti con obiettivi collegati ma contrastanti, che si ritrovano su un treno ad alta velocità attraversando il Giappone. Brad Pitt è uno dei protagonisti di Bullet Train diretto da David Leitch (lo stesso di Deadpool 2), action thriller tratto dal romanzo I sette killer dello Shinkansen di Kōtarō Isaka. Nel film la star americana, 58 anni, è Ladybug, uno sfortunato assassino determinato a portare a termine il suo compito senza problemi dopo l’ennesimo ingaggio finito male. Il destino, tuttavia, sembra avere altri piani per lui. “Ladybug è un cretino, che è il ruolo più divertente da interpretare – ha detto Pitt nel corso della conferenza mondiale del film, in collegamento video da Parigi – Con lo sceneggiatore Zak Olkewicz abbiamo pensato che forse proveniva da un esaurimento nervoso, sicuramente da una mancanza di lavoro. Aveva avuto un paio di mesi di terapia alle spalle e quindi pensava di avere tutte le risposte e che la vita sarebbe stata semplicemente più rosea, potendo risolvere i conflitti pacificamente. Più o meno dove mi trovo io nella vita”.
A convincere Pitt a prendere parte al film è stata una sceneggiatura molto divertente, arrivata in piena pandemia: “Erano passati cinque, sei mesi dall’inizio del Covid e c’era depressione in giro, la gente stava diventando matta, e poi ho letto questa storia. Sono arrivato alla scena con Bad Bunny e ho iniziato a ridere a crepapelle”.
Per l’attore è stato decisivo anche essere diretto da David Leitch, suo storico stunt-man in film come Fight Club, Mr. & Mrs. Smith e Troy. “È stato davvero bello tornare a lavorare con un mio vecchio amico, questa volta con lui che era il mio capo”, ha detto l’attore. Nel film Ladybug dice che non c’è nulla di semplice nel suo lavoro. Abbiamo chiesto a Pitt, cosa c’è di semplice nel suo lavoro d’attore? “La cosa più difficile per me è sempre svegliarmi la mattina presto – ci ha risposto lo statunitense – Però passare il tempo con questi ragazzi è stato un piacere, ho dei bellissimi ricordi del nostro tempo insieme sul set e tornato a casa la sera mi sono sentito soddisfatto. Credo sia questa la cosa che mi dà più soddisfazione di questo lavoro”.
Per Leitch, Bullet Train è stata l’occasione per riuscire a mescolare diversi generi in uno stesso film. “Amo la commedia, così come l’azione e l’hard-boiled. E penso che anche questo tipo di film commerciali possano trasmettere dei messaggi – ha detto il regista – Bullet Train affronta il tema del destino. E poi c’è quello della fratellanza tra Lemon e Tangerine, e ancora il tema della redenzione”.
“Una delle cose divertenti della sceneggiatura è che parla proprio di destino, un tema non convenzionale per un film così commerciale. Tutti i personaggi hanno storie diverse e sono lì per motivi diversi”, ha aggiunto la produttrice Kelly McCormick.
“Prince è una specie di psicopatica. Io naturalmente non sono un’assassina vendicativa, ma essere in grado di interpretare questo personaggio è stato meraviglioso”, ha detto Joey King, che nel film è una giovanissima assassina che finge di essere una scolaretta. Mentre Brian Tyree Henry e Aaron Taylor-Johnson, che interpretano Lemon e Tangerine, hanno spiegato: “Tra noi si è creata da subito la giusta chimica, che abbiamo costruito sulla fiducia”.
Bullet Train, prodotto da Sony Pictures, sarà distribuito nelle sale il 25 agosto da Warner Bros. Entertainment Italia. Il 3 agosto aprirà il Locarno Film Festival in Piazza Grande alla presenza di Aaron Taylor-Johnson che riceverà l’Excellence Award Davide Campari.
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