PALERMO – “Il grande sogno che sono convinta di raggiungere prima della fine di questo mandato è quello di portare l’audiovisivo come materia strutturata all’interno delle scuole. Perché non serve solo per conoscere il cinema, ma per imparare a vivere e a comunicare un po’ meglio fra di noi”. Con questo importante proposito il Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni ha aperto le danze della quarta edizione delle Giornate del Cinema per la Scuola, che tornano ancora ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo. Un’iniziativa che vuole rendere l’audiovisivo uno strumento di crescita culturale e sociale, trasformando gli studenti in spettatori consapevoli, dotati di uno sguardo critico su ciò che accade sullo schermo e nella realtà che li circonda. Cruciale in tal senso la funzione dei docenti, che raddoppiano la loro presenza a Palermo rispetto alla scorsa edizione.
“Grazie a tutte le persone che hanno lavorato perché fossimo qua per il quarto anno con un progetto importantissimo. Grazie agli studenti, agli insegnanti, alle scuole, che ogni anno partecipano a questo momento di formazione. – ha dichiarato Borgonzoni, intervenendo da remoto nella cerimonia di apertura condotta da Sarah Maestri – Per me l’educazione all’audiovisivo è fondamentale, non solamente perché è un modo per avvicinare i giovani al cinema, ma perché vuol dire insegnare attraverso le immagini. Abbiamo generazioni che comunicano attraverso le immagini e bisogna in qualche modo comunicare la potenza di queste immagini, con tutto quello che ci sta dietro. Spesso si è parlato di temi importanti come il bullismo, la violenza sulle donne: è il modo più diretto per insegnanti e genitori per parlare con i ragazzi. Stimolare la creatività e questi linguaggi vuol dire anche riuscire a trovare soluzioni diverse se in futuro si decide di fare mestieri che sembrano lontanissimi da quelli legati al mondo dell’audiovisivo. Sono felice dei numeri che oggi verranno detti. Sono sempre maggiori gli enti che partecipano, gli enti scolastici e i fondi investiti, che oggi possiamo dire sono più di 100 milioni. Grazie a tutti per aiutarci nell’ambizione che abbiamo di arrivare su tutto il territorio perché nessuno rimanga indietro”.
“Le Giornate sono un elemento fondamentale del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola – ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara – non solo perché rappresentano un’offerta formativa d’eccellenza, ma anche perché si propongono di creare un reale punto d’incontro fra cinema e scuola. La risposta delle nostre scuole che quest’anno hanno partecipato ai Bandi è stata molto positiva”.
Tra gli interventi anche quelli di Luigi Lonigro, presidente dell’Unione Editori Distributori Cinematografici in Anica, che ha raccontato una dinamica che ben descrive il cambiamento del sentimento legato al cinema per la scuola: “Dall’anno scorso molti autori hanno messo a disposizione in occasione delle proiezioni per le scuole dei materiali ad hoc, delle vere e proprie guide per la visione, come se fossero presenti a tutte le proiezioni per le scolaresche: un modo per fa sentire la vicinanza dell’industria cinematografica”.
A esporre i risultati dell’iniziativa e i suoi indirizzi futuri, invece, ci ha pensato Bruno Zambardino, referente per il Piano Nazionale Cinema per la Scuola presso la Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Mic, che ha rivelato l’obbiettivo più grande del Piano: “Includere il linguaggio audiovisivo nelle scuole di ogni ordine e grado”. Ciò vuol dire “non solo insegnare la storia del cinema e il linguaggio audiovisivo, ma educare al cinema come linguaggio e arricchire l’offerta educativa attraverso il cinema”.
Tra le finalità del Piano Cips troviamo: contrastare l’analfabetismo iconico e la distrazione comunicativa, favorire una comprensione critica del presente e diffondere una cultura visuale capace di comunicare con la rivoluzione digitale in atto. Per riuscire in ciò negli ultimi 4 anni sono stati finanziati 395 progetti, sostenuti con un totale di 104 milioni di euro erogati dal MiC, che hanno coinvolto quasi un milione e 800 mila studenti e 112mila docenti in tutta Italia.
Il Bando Scuole per l’anno scolastico 2025-26 conferma le tre linee d’azione: CinemaScuola LAB per secondarie di I e II grado, CinemaScuola LAB per infanzia e primarie, Visioni Fuori-Luogo per secondarie di I e II grado. Sul sito Cinemaperlascuola.istruzione.it sono presenti tutte le specifiche in merito.
Tra gli strumenti più importanti per raggiungere gli obiettivi del Piano Cips troviamo l’integrazione di due premi, che diventano ancora più centrali. Il cambiamento principale, in merito, riguarda il David Giovani, il cui percorso formativo all’interno delle scuole non sarà più legato al singolo anno scolastico, ma sarà a cavallo di due. Dal 2025, gli studenti e le studentesse di quarta superiore inizieranno a gennaio il percorso di visione dei titoli selezionati per il David Giovani e lo concluderanno a fine anno, quando saranno diventati studenti di quinta. I partecipanti saranno chiamati a produrre degli elaborati liberi, che serviranno a selezionare i quindici giurati che andranno a Venezia per assegnare l’ormai storico Leoncino d’oro.
“Il futuro del cinema sta nei giovani – ha affermato Mario Lorini, presidente Anec – la sala è un’esperienza ancora unica, come esercenti ci prendiamo l’impegno di diventare luci sempre più accese perché non c’è cinema senza pubblico e noi abbiamo atteso tropo tempo ad interessarci al cambiamento delle nuove generazioni. L’obbiettivo della materia scolastica sarebbe incredibile perché i docenti sono il nostro punto di riferimento”.
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