È il film del regista di origine iraniana ma cittadino danese, Ali Abbasi, Border, a vincere il Premio Un Certain Regard assegnato dalla giuria presieduta da Benicio Del Toro che ha sottolineato di essere stata impressionata dalla qualità dei film visti e di aver scelto i cinque “che particolarmente ci avevano emozionato”. Con Eva Melander, Jorgen Thorsson e Sten Ljungren Border racconta del conflitto segreto tra una doganiera irreprensibile che sente a fiuto i possibili colpevoli e un uomo che nasconde qualcosa, ma tra i due sorge inaspettata un’impossibile complicità.
Va invece a Sergei Loznitsa per il film di apertura Donbass, il riconoscimento come miglior regista, per una pellicola capace di accendere i riflettori sull’odierna guerra in una regione dell’Ucraina orientale al confine con la Russia, tra nazionalisti ucraini e separatisi filorussi. Un conflitto che va avanti dal 2014 ma che è lentamente scomparso dall’opinione pubblica. Miglior sceneggiatura Sofia di Meryem Benm’Barek.
Ecco tutti i premi:
PREMIO “UN CERTAIN REGARD”
GRÄNS (BORDER) di ALI ABBASI
PREMIO MIGLIOR SCENEGGIATURA
SOFIA di MERYEM BENM’BAREK
PREMIO MIGLIOR INTERPRETAZIONE
VICTOR POLSTER per GIRL di LUKAS DHONT
PREMIO MIGLIOR REGIA
SERGEI LOZNITSA per DONBASS
PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA
CHUVA É CANTORIA NA ALDEIA DOS MORTOS (THE DEAD AND THE OTHERS) di JOÃO SALAVIZA AND RENÉE NADER MESSORA
Nel team dei selezionatori troviamo l'italiano Paolo Bertolin, già attivo come consulente della Mostra di Venezia, insieme a Anne Delseth, Claire Diao, Valentina Novati e Morgan Pokée.
Le vie del cinema da Cannes a Roma e in Regione si volgerà al cinema Eden e Giulio Cesare. Alcune repliche previste anche al cinema Palma di Trevignano e al multisala Oxer di Latina
Teodora Film distribuirà in Italia Girl di Lukas Dhont e Woman at war di Benedikt Erlingsson. Il primo, presentato nella sezione Un Certain Regard, ha conquistato la Camera d’Or, mentre Woman at War è stato presentato alla Semaine e ha convinto la stampa internazionale
Doppio premio per l'Italia, che esce benissimo da questo 71° Festival di Cannes: all'attivo, oltre ai premi a Marcello Fonte e Alice Rohrwacher anche quello a Gianni Zanasi e al documentario La strada dai Samouni di Stefano Savona. La giuria di Cate Blanchett ha schivato le trappole del gender firmando un verdetto sostanzialmente condivisibile