BARI. Bilancio ancora una volta positivo per il Bif&st: 300 eventi in 8 giorni, in 12 sale, con la partecipazione di circa 75mila spettatori. Questi i dati che il direttore Felice Laudadio elenca nella tradizionale conferenza stampa di chiusura, anticipando che la prossima grande Retrospettiva sarà dedicata a un autore o un’autrice internazionale vivente e che l’edizione 2018 si svolgerà nello stesso periodo, dal 21 al 28 aprile.
“Quest’anno il ponte del 25 aprile si è rivelato tutt’altro che uno svantaggio, anzi ha incrementato le presenze” afferma Laudadio, auspicando che torni disponibile il teatro Kursaal Santa Lucia. Il direttore artistico sottolinea poi che il ritorno della sezione “Panorama internazionale” è stato accolto con favore dal pubblico, soprattutto giovane, e che il laboratorio di formazione teatrale tenuto da Francesco Giuffrè durante il Bif&st, incentrato sull’adattamento per la scena di “Delitto e castigo”, proseguirà dopo il festival, diventando uno spettacolo sostenuto da Apulia Film Commission e Teatro Pubblico Pugliese e verrà proposto, in autunno, nelle sei province pugliesi.
Soddisfatto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, “ci sono tutti i presupposti per consolidare la manifestazione, pur nel rispetto di quella sobrietà e senso della misura che sono propri di noi pugliesi. Importante per il successo del Bif&st è stata la libertà con la quale hanno potuto lavorare”. Emiliano ha poi accennato ai teatri Piccinni e Margherita che, una volta restaurati, potrebbero tornare utili, e a connettere meglio la Fiera del Levante con il Festival, raccogliendo la sfida di spazi dedicati alla creatività.
La presidente del Bif&st Margarethe von Trotta ha voluto anch’essa fare una “laudatio a Laudadio”, sottolineando la novità e la scoperta della rassegna di ‘Cinema e Scienza’. Il presidente della Fondazione Apulia Film Commission Maurizio Sciarra ha evidenziato la partecipazione importante di enti come Confindustria, ANCE e ha accolto con favore l’apertura alla città del Circolo Barion, che ha ospitato i Focus e gli Incontri. Inoltre trova “positivo che un regista internazionale come Goran Paskaljevic abbia considerato l’idea di girare un film in Puglia”.
I contenuti testuali e multimediali che hanno raccontato il Bif&st sui tre social ufficiali (Facebook, Twitter e Instagram) hanno raggiunto oltre 385mila visualizzazioni con 21.500 visualizzazioni sulle singole pagine così suddivise: 12mila sulla pagina Facebook, 7mila su quella Twitter e 2.500 per Instagram. Le tre pagine ufficiali hanno avuto un incremento medio degli utenti, rispetto alla passata edizione, di circa il 10% totale con una netta prevalenza di pubblico tra i 18 e 34 anni.
Il sito ufficiale del Bif&st ha raggiunto circa 30mila sessioni per oltre 110mila visualizzazioni di pagina.
Nella masterclass al Bif&st l’artista francese ha raccontato il suo impegno ambientalista di produttore e regista cominciato nel 1989 con Le peuple singe
“In Francia il pericolo è molto grande, spero che il 7 maggio al ballottaggio chi ha deciso di non andare a votare cambi idea. Spero che Jean-Luc Mélanchon dia un’indicazione di voto, è insopportabile che non si sia pronunciato”. L'attrice non si sottrae alla domanda di rito sul prossimo voto presidenziale francese, ospite del Bif&st dove ha ricevuto il premio Anna Magnani come miglior attrice per il ruolo ne La pazza gioia. A giugno esce il suo documentario sull’Alzheimer Una ragazzina di 90 anni
Al Bif&st Premio Ettore Scola al regista di Orecchie; Premio Mariangela Melato alla protagonista de La ragazza del mondo; Premio Gabriele Ferzetti al protagonista de Il padre d’Italia
Il loro primo incontro è avvenuto sul set di Paura e amore (1988) immerso nella nebbia di Pavia. “Eppure il clima era così festoso e tu, Margarethe, eri così appassionata” ricorda l’attrice Fanny Ardant nel corso della master class al Bif&st dove presenta il suo terzo film da regista, Le divan de Staline. “Era un momento triste della nostra vita, ma era un pozzo di tristezza anche il mio film”, replica la regista Margarethe von Trotta. Le due artiste raccontano il passaggio dalla recitazione alla regia