Il Festival di Berlino rende omaggio a Philip Seymour Hoffman con una proiezione speciale di Truman Capote: a sangue freddo l’11 febbraio al CinemaxX 6 alle 21. Il film di Bennett Miller, per il quale l’attore appena scomparso aveva vinto il Golden Globe e l’Oscar, era stato qui in concorso nel 2006. Un omaggio anche alla memoria di Maximilian Schell, morto il 1° febbario: i produttori Margit Chuchra, Dieter Pochlatko e Werner Schweizer presenteranno il suo film Meine Schwester Maria in collaborazione con la Berlinale e con la German Film Academy. La proiezione è in programma all’Urania Filmbühne Berlin il 9 febbraio alle 15. In questo film ritratto, Maximilian Schell riflette sulla sua relazione con sua sorella e sulle difficoltà che Maria affrontò nell’ultima parte della sua vita.
Alla prossima edizione della Berlinale, 5-15 febbraio 2015, sarà presentata una retrospettiva dei film del regista, a cui il festival renderà omaggio. lo ha annunciato il direttore Dieter Kosslick
Prende il posto della storica manager Beki Probst, che assume l'incarico di presidente di EFM e affiancherà il nuovo direttore
Sarà la Satine Film a distribuire in Italia due delle pellicole vincitrici all’ultimo Festival di Berlino: Kreuzweg di Dietrich Brüggeman - Orso d’Argento per la miglior sceneggiatura e Premio della Giuria Ecumenica - e Difret, film dell'etiope Zeresenay Mehari coprodotto da Angelina Jolie, già vincitore del Sundance, che si è aggiudicato il premio del pubblico nella sezione Panorama
L'Orso d'oro e l’Orso d’argento per l’interpretazione maschile vanno al fosco noir Black coal, thin ice di Diao Yinan insieme al premio per il miglior contributo tecnico alla fotografia di Tui na di Lou Ye. Un trionfo cinese a conferma della forte presenza al mercato di questa cinematografia. Importante anche l’affermazione del cinema indipendente Usa che ha visto andare il Grand Jury Prize a Wes Anderson per il godibilissimo The Grand Budapest Hotel. Il talentuoso regista ha inviato un messaggio nel suo stile: “Qualche anno fa a Venezia ho ricevuto il leoncino, a Cannes mi hanno dato la Palme de chocolat, che tengo ancora incartata nel cellophane, finalmente un premio a grandezza naturale, sono veramente contento”. Delude il premio per la regia a Richard Linklater che avrebbe meritato di più