L’Italia che vola a Berlino ha trovato posto anche in giuria. Tra i saggi che assegneranno l’Orso d’oro ci sarà anche un’attrice italiana, Valeria Bruni Tedeschi.
Il suo debutto al cinema risale al 1987, con Hotel France. Da allora ha lavorato in quarantatré film, tra cinema e televisione. Nel 1994 il primo riconoscimento importante: il César per Le persone normali non hanno nulla di eccezionale, come migliore speranza femminile dell’anno.
E non è un caso che i primi onori le vengano proprio dalla Francia, uno dei primi paesi ad apprezzare il suo talento per l’introspezione e la sua capacità di impersonare personaggi femminili complessi.
Molto amata all’estero, Valeria Bruni Tedeschi ha lavorato su set tedeschi, spagnoli, francesi, canadesi, statunitensi e, ovviamente, italiani. Ed è proprio la partecipazione a un film italiano a regalarle il primo David di Donatello come miglior attrice protagonista in La seconda volta. Due anni dopo viene premiata ancora una volta con il David per La parola amore esiste. In emtrambi i casi diretta da Mimmo Calopresti.
Tra i suoi film più importanti: L’uomo che perse la sua ombra di Alain Tanner, Storia di ragazzi e ragazze di Pupi Avati, Rien a faire di Marion Vernoux, Nenette e Boni Claire Denis, Condannato a nozze di Giuseppe Piccioni, Il colore della menzogna di Claude Chabrol e La balia di Marco Bellocchio.
La giuria della Berlinale 2001 sarà presieduta dal produttore americano Bill Mechanic.
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La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
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