VENEZIA – Ottime critiche della stampa internazionale a Sangue del mio sangue di Marco Bellocchio. A.O. Scott, sul New York Times lo definisce “… un film strano e meraviglioso… una miscela di estasi e stupore, accresciuta dall’ammirazione per un maestro che a 75 anni è più selvaggio di molti registi con la metà dei suoi anni. Dolente e poetico, appassionato e maliziosamente divertente. L’incanto e la bellezza del film non sono elementi accessori rispetto ai temi che stanno a cuore al regista: dai bei volti degli attori principali, agli alberi nodosi e le pietre diroccate dentro e intorno a Bobbio; le composizioni vivaci e la squisita illuminazione delle scene di interni”. Robbie Collin, di The Telegraph, parla di “suore e vampiri, passato e presente, orrore e bellezza. Il nuovo film di un gigante del cinema italiano ha tutto questo”. Deborah Young, su The Hollywood Reporter: “Questo film girato magistralmente e interpretato da attori cari al regista è un tesoro. Uno dei momenti più alti del Concorso di quest’anno e dovrebbe avere una grande diffusione in tutti i cinema di qualità del mondo”. Per Dan Fainaru di Screen International, è “un sublime film d’autore che soddisferà sia i fan del regista che tutti quelli che amano un cinema che sa provocare”. Jay Weissberg di Variety ne parla come di “un film sorprendentemente originale, una ricca esplorazione di ciò che resta e di ciò che si rinnova e della decadenza, attraverso un maestro evergreen. Con una consumata maestria e una sicurezza che viene dall’esperienza Bellocchio continua a giocare con forme e contenuti con una originalità che fa sembrare che i registi più giovani annaspino”.
Il film di Anna Rose Helmer, realizzato nella 3a edizione 2014-15 di Biennale College-Cinema, vince lo Spirit Indipendent Award come miglior regista emergente
Fino al 5 dicembre cinque titoli italiani dell'ultima Mostra circoleranno nelle città brasiliane, tra cui Sao Paulo e Rio de Janeiro, tra questi anche Per amor vostro di Giuseppe Gaudino, vincitore della Coppa Volpi per l'interpretazione di Valeria Golino
Il cda della Biennale ha prorogato il direttore della Mostra del cinema di Venezia grazie alla nuova normativa introdotta in estate
Il delegato generale della Settimana della Critica, a fine mandato, analizza lo stato di salute del nostro cinema in un'intervista al sito Quinlan. "Il cinema italiano è malato, malato di qualcosa che non lascia sviluppare quei talenti – che a questo punto non so nemmeno più se ci siano – che vogliono rischiare con dei film più coraggiosi. Penso che chi ha le idee si diriga verso altre forme, verso le web series ad esempio, e il cinema d’autore soffra un po’ dei soliti dilemmi". A breve il Sindacato nazionale critici cinematografici indicherà il nuovo delegato generale